Ministra Fedeli all’Università di Parma. Le maestre arrabbiate protestano in piazza: “No licenziamenti di massa, si faccia decreto urgente” (Video)

0

Sabato 3 febbraio nell’Aula Magna della Sede Centrale dell’Ateneo  in via Università 12 si è svolta la Cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2017-18.

La cerimonia ha aperto con gli interventi musicali del Coro Universitario “Ildebrando Pizzetti”, diretto dal M° Ilaria Poldi, e dell’Orchestra dell’Università di Parma, diretta dal M° Luca Aversano.

Presenti la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli, il Rettore Paolo Andrei, il Presidente del Consiglio degli Studenti Guglielmo Agolino, il Presidente del Consiglio del Personale tecnico amministrativo Vanni Villa, l’Assessore al coordinamento delle politiche europee allo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro della Regione Emilia-Romagna Patrizio Bianchi. Nel pubblico i rettori di altre università prestigiose italiane insieme a personaggi istituzionali e politici locali locali. 

Il rettore Andrei ha ribadito il messaggio di mettere al centro gli studenti, anche garantendo loro i servizi necessari, a partire dalla possibilità degli alloggi e dell’inclusione sociale, cercando di diminuire gli abbandoni agli studi.

A poche centinaia di metri però, in piazza Garibaldi, i maestri precari italiani protestano. Chiedono un decreto urgente per risolvere la loro situazione, in imminente licenziamento dopo le ultime sentenze del Consiglio di Stato. Gli insegnanti precari sono arrivati da tutta Italia, dopo un tour che ha toccato anche Milano, Bergamo e Roma.

E’ stato il Coordinamento Lavoratori Scuola Emilia-Romagna, nel corso di un’affollata la riunione regionale a Bologna, a decidere di organizzare una manifestazione in occasione del passaggio della Fedeli a Parma, una protesta per sostenere la lotta delle maestre senza laurea assunte negli ultimi due anni, che rischiano il posto dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha giudicato insufficiente il diploma per professare l’insegnamento. Titolo di studio che prima della riforma era legittimo.

A Parma sono più 400 gli insegnanti che rischiano il posto di lavoro se il Governo non emetterà un emendamento urgente per impedire i licenziamenti in massa in tutta Italia. Ad agosto scorso risultavano inseriti nelle Graduatorie a esaurimento, complessivamente, 125 mila precari: 67.622 per l’infanzia e 57.369 per la primaria. Il sindacato Anief e, per altri ricorsi, gli avvocati Bonetti e Delia aveva annunciato lo scorso dicembre appello alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo, la Cedu.

Agli insegnanti si sono aggiunti alcuni studenti, un corteo di un centinaio di persone è partito da Piazza Garibaldi, bloccato via Mazzini tentando di avvicinarsi all’Università vicina ma sono stati bloccati dai poliziotti in antisommossa.

La Ministra Fedeli, durante il suo intervento, ha ribadito l’importanza di investire su tutta la filiera della conoscenza e istruzione, puntare sull’eccellenza universitaria italiana: “Un piano di lungo periodo e non solo sotto campagna elettorale. Ci sono stati tagli importanti ma ora, dopo 10 anni di blocco, sono incrementati a 237milioni gli accessi agli studi, aumentati del 10% le borse di studio per dottorati, introdotto la tutela della maternità per le donne ricercatrici. Nel 2015 avevamo il livello più basso di risorse per l’università, ora vediamo una crescita del 6,4%, quasi mezzo miliardo in più. Il Governo nella legge di bilancio ha impegnato 50 milioni di euro per l’assunzioni di nuovi ricercatori universitari di tipo B, nel nuovo piano sono stati impegnati altri 70 milioni per 1.300 ricercatori. Entro febbraio verranno consegnati i posti. Il 25% di queste risorse però deve essere impegnato per patto nell’assunzione nel breve futuro di altri 1.600 ricercatori di tipo B.

Tra gli obiettivi del ministro ci sono “importanti investimenti anche nel Mezzogiorno perchè deve raggiungere gli stessi parametri di qualità che ci sono al nord. Vorrei proporre inoltre, i accordo con l’Anac per l’anticorruzione, un atto d’indirizzo per consolidare la trasparenza nella gestione dei luoghi della conoscenza e controllo dei bandi”.

Importante traguardo, secondo la Ministra Fedeli, quello raggiunto lo scorso gennaio: si aprono infatti i dialoghi del Ministero dell’Istruzione con i principali stakeholder economici.”L’eccellenza dell’istruzione, del mondo del sapere, deve essere raggiunta grazie alle decisioni prese insieme, operatori economici e istituzionali” sostiene la Ministra Fedeli – “La terza missione vuol dire anche questo (l’Università persegue una terza missione, opera cioè per favorire l’applicazione diretta, la valorizzazione e l’impiego della conoscenza per contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico della Società; ndr) Avere rapporti tra Università e chi ha già finito, per così dire, il ciclo di istruzione: imprese, lavoratori, ricercatori”.

 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here