Dopo nove anni di blocco dei contratti, nella notte è stato sottoscritto al Ministero della Funzione pubblica l’accordo negoziale riguardante le Forze armate, di sicurezza e di polizia.
L’accordo è stato siglato alla presenza dei ministri competenti: Minniti per gli Interni, Madia per la Funzione pubblica, Pinotti per la Difesa, Orlando per la Giustizia; il sottosegretario Baretta per l’Economia e il sottosegretario Rughetti che ha la delega dal Governo alla trattativa.
Hanno siglato l’accordo negoziale: per la Polizia SIULP – SAP – SIAP – UGL POLIZIA DI STATO – SILP CGIL – SILP CGIL – CONSAP ADP ANIP ITALIA SICURA – COISP – FEDERAZIONE UIL POLIZIA; per la Polizia penitenziaria SAPPE – OSAPP – UIL PA POLIZIA PENITENZIARIA – SINAPPE, FNS CISL, USPP, FSA CNPP, CGIL FP PP; per i CO.CE.R: Esercito in tutta la sua interezza, Carabinieri, Guardia di Finanza.
Il rinnovo del contratto per militari e forze di polizia è “il piu’ imponente sforzo di carattere strutturale fatto per il comparto da quando esiste – ha detto il ministro dell’Interno, Marco Minniti -. E’ doveroso e giusto che l’Italia sia vicino a chi in questi anni ha garantito la sicurezza delle nostre vite con sacrificio e dedizione. Bisogna dimostrarlo con atti concreti che sono giunti”.
Il rinnovo del contratto per il comparto sicurezza e difesa è “un risultato molto importante – ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti –. Il Governo ha scelto di avere particolare attenzione per gli operatori della sicurezza cui abbiamo chiesto molto, penso alle missioni internazionali, ma anche a quelli impegnati in Patria in anni che hanno visto crescere il rischio terrorismo”. “Abbiamo chiesto – ha sottolineato Pinotti – impegni eccezionali e abbiamo avuto risposte eccezionali. Ci sembrava importante quindi lavorare per dare un riconoscimento economico” al personale in divisa”.