Tep, sindacati: “Mancano investimenti, bus datati”. Pezzuto (PU): “Comune e Tep, separati in casa”

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Martedì scorso la commissione garanzia e partecipate del Comune di Parma, presidiata da Paolo Scarpa, ha fatto il punto sulla situazione di Tep. Presenti gli assessori Tiziana Benassi, Mobilità, e Marco Ferretti, Bilancio.

Hanno partecipato all’incontro i sindacati, assenti invece i rappresentanti dell’azienda che gestisce il trasporto pubblico di Parma. Tep è in attesa della sentenza del Consiglio di Stato sul bando che ha visto vincitore BusItalia e per cui ha fatto ricorso sostenendo che il prezzo offerto sia troppo basso e sleale.

La RSU della TEP Spa unitamente alle Segreterie Provinciali di FIT CISL – UILT – FAISA, dopo l’incontro in Commissione Consiliare del giorno 23 con all’ordine del giorno: “situazione del trasporto pubblico locale a Parma” precisano e ribadiscono quanto segue:

Il bilancio della Tep, gestione 2017, chiude in positivo per due motivi principali:

  • mancati investimenti sugli acquisti di autobus a causa di una politica non lungimirante negli anni passati; anche quando la società Tep poteva fare degli investimenti senza i vincoli di gara, non sono stati fatti e le proprietà Comune e Provincia hanno preferito distogliere risorse destinate al trasporto pubblico ad altri scopi.
  • Le OO.SS e tutti i lavoratori della Tep, da anni condividono azioni atte ad ottimizzare le risorse per chiudere bilanci in positivo ( dal lontano 1993) con lo scopo di ricercare  risorse da investire nel servizio pubblico nell’interesse e benessere dei cittadini e lavoratori.

Il sindacato da anni denuncia l’invecchiamento di un parco mezzi ormai datato. Vogliamo comunque tranquillizzare i nostri utenti sul fatto che oggi il servizio che l’azienda svolge garantisce i massimi standard di qualità e sicurezza, tuttavia l’obiettivo deve essere quello del miglioramento continuo attraverso investimenti in manutenzione e rinnovo del parco mezzi.

Siamo soddisfatti del piano di investimenti sottoscritto con Tep un mese fa e vigileremo affinché venga rispettato; non tollereremo la possibilità come preannunciato dall’Assessore Ferretti di effettuare nuovi prelievi dal bilancio della Tep come già avvenuto in passato; se questo dovesse accadere non esiteremo di mettere in campo con forza tutto il nostro disappunto; non si possono fare delle politiche e “rivoluzioni copernicane” come ha affermato l’assessore alla Mobilità Tiziana Benassi, togliendo risorse a Tep!

Interviene anche il consigliere comunale Fabrizio Pezzuto di Parma Unita: “Il Comune torni a giocare una partita di primo piano nel trasporto pubblico. TEP non sia solo macchina da dividendi, ma partner strategico”

“Avevamo tutti grandi aspettative per la riunione della Commissione Società Partecipate convocata nei giorni scorsi, soprattutto speravamo di vedere seduti intorno ad un tavolo gli attori centrali del trasporto pubblico nel nostro territorio: TEP, SMTP, Comune e Provincia di Parma. Avremmo voluto chiedere chiarimenti sulla situazione del settore, non solo sulla gara per l’assegnazione del servizio, ma anche sui primi risultati del 2017 e su alcuni dati del Bilancio TEP 2016, ma soprattutto sullo stato dei rapporti tra società, soci ed amministratori che negli ultimi anni sono apparsi, anche pubblicamente, pessimi con risvolti dannosi per l’intero settore.

E’ inutile soffermarsi sulle denunce, sui ricorsi, sugli scontri nelle assemblee e nei consigli di amministrazione e sui ritardi nell’approvazione dei bilanci perché sono cristallinamente evidenziati in documenti pubblici.

Ovviamente ci hanno spiazzato le assenze, più o meno motivate degli amministratori di TEP e SMTP (quest’ultimo almeno rappresentato) e della Provincia di Parma, ma è stata una buona occasione per chiarire alcuni passaggi e per confermare una immagine di scollamento tra soggetti che induce preoccupazione profonda. Scollamento tra società (SMTP e TEP), tra soci (Comune e Provincia) ed amministratori che non può che ripercuotersi pesantemente sull’attività aziendale, sui lavoratori e sul servizio reso. Vero che la presenza continuativa di gare, ricorsi, appelli crei una naturale confusione, ma il clima da “separati in casa” che si respira non può trovare giustificazione unicamente in procedure concorrenziali, comunque previste dalla Legge ed ampiamente preventivate.

Un esempio su tutti riguarda uno degli aspetti nodali dell’attività di TEP, gli investimenti. Nelle settimane scorse, il Presidente Rizzi ha annunciato massicci investimenti in mezzi, ma avremmo voluto chiedergli di specificarne le modalità, i costi, i tempi, le procedure di scelta dei fornitori e anche le ipotesi di destinazione di tali investimenti in caso di soccombenza nella gara. Non è stato possibile chiederlo al Presidente di TEP, e spero ce ne sia a breve occasione, ma anche da parte dei rappresentanti del Comune di Parma è stato sollevato qualche dubbio sulla fattibilità e sulla tempistica di tali investimenti.

D’altronde, la questione emersa con chiarezza e forza inequivocabile è quella relativa all’attuale stato del parco mezzi; i rappresentanti sindacali sono stati espliciti con esempi di episodi sconcertanti che hanno rilevato una situazione gravissima degli autobus oggi in circolazione. Esempi che avrebbero richiesto chiarimenti immediati da parte di TEP, ma che ad oggi non sono arrivati.

Da parte nostra abbiamo chiesto e chiediamo al Comune di Parma di riprendere in mano la situazione, anche nelle more delle decisioni dei tribunali, di far valere il proprio ruolo di socio al 50% nelle sedi appropriate per far si che la TEP torni ad essere un partner strategico attraverso cui applicare politiche coraggiose ed innovative sulla mobilità come quelle auspicate dal Sindaco nel discorso di Sant’Ilario, che diversamente non potrebbero che rimanere vuoti annunci promozionali. E rinunci, il Comune, alla tentazione di saccheggiare le casse della Tep, in questo momento delicato, pretendendo dei dividendi per sistemare il proprio bilancio. Non farebbe che generare ulteriore sofferenza e sfiducia nel settore. Si richiedano invece interventi immediati per il miglioramento del servizio e per incentivare l’utilizzo dei mezzi, anche con l’applicazione di politiche di prezzo indirizzate a studenti e famiglie”.

 

 

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