Accoglienza immigrati: mozione di Lega Nord chiede a Pizzarotti “basta arrivi”, Effetto Parma chiede gli “Stati Generali” dei sindaci del parmense per accogliere

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Si discuterà di immigrazione e progetto Sprar nel prossimo Consiglio Comunale. Nella commissione politiche sociali tenutasi questa sera presso il Comune di Parma, sono state approvate per la presentazione in Consiglio le mozioni di Lega Nord ed Effetto Parma.

Il Carroccio parmigiano chiede, attraverso due mozioni presentate nel luglio 2017, ma discusse solo oggi, che il sindaco Federico Pizzarotti ponga dei limiti all’accesso di richiedenti asilo sul territorio di Parma. Secondo il progetto Sprar e l’accordo dei sindaci italiani attraverso Anci, – come ricorda il capogruppo di Lega Nord, Laura Cavandoli – prevedeva un indice di massimo 3,5 richiedenti asilo per mille abitanti. Lega Nord lamenta che questo limite è stato più volte superato nell’arco dei mesi sino ad arrivare a picchi di 4,2 lo scorso luglio ed anche più alti per un breve periodo. Parma, secondo i dati della scorsa estate ospita 1033 richiedenti asilo, più di quanto ospitino altre città italiane.

Attraverso la mozione comunale Lega Nord chiede al sindaco Pizzarotti di interfacciarsi al Prefetto e Questore di Parma per riconoscere l’inadeguatezza del territorio ad ospitare nuovi immigrati.

Attraverso una seconda mozione Lega Nord chiede che il Comune di Parma non destini risorse economiche per sostenere le spese dell’accoglienza che vanno oltre a soccorso, tutela sanitaria e di sussistenza, per quelle persone che non hanno visto ancora riconosciuto lo status di rifugiato.

Di altra linea politica Effetto Parma che – presentando una mozione a firma Freddi, Ronchini, Pinto, Salzano, Ranieri, Buetto, Mhaidra, Sartori – chiede al sindaco Pizzarotti di farsi promotore di una riunione, “Stati Generali”, tra i sindaci del parmense per “sbloccare” la situazione accoglienza. Secondo i consiglieri non sarebbe più ammissibile che alcuni Comuni sottostiano agli impegni dell’accordo Sprar ed altri no, chiudendo le “frontiere”, e dirottando i richiedenti asilo sui Comuni già attivi.

La mozione di Effetto Parma verrà confermata nella prossima commissione prima del Consiglio Comunale previsto per la fine di gennaio.

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