Escursionisti scivolano sul Marmagna: due feriti, un 45enne al Maggiore

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Intorno alle ore 14.00 di Giovedì 4 Gennaio, il Soccorso Alpino della Stazione parmense “Monte Orsaro” è stato attivato per andare in aiuto di due escursionisti, scivolati lungo le pendici settentrionali del Monte Marmagna, nel Comune di Corniglio, nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano.

Un giovane escursionista residente in provincia di Parma, stava infatti affrontando con il proprio cane l’ascensione alla terza vetta più alta dell’appennino parmense quando, sprovvisto di picozza e ramponi, è scivolato su un insidioso tratto di neve ghiacciata all’altezza della Sella del Marmagna, a quota 1720 metri circa. La dolorosa caduta, che con ogni probabilità ha procurato all’escursionista una frattura ad un arto superiore, ha spinto l’uomo a gridare ripetutamente aiuto, attirando l’attenzione di due escursionisti provenienti da Villafranca (Ms) che si trovavano poco distante e subito si sono recati in direzione del malcapitato.

Di questi, uno ha tentato di avvicinarsi al ferito, scivolando rovinosamente a sua volta sul ghiacci e rocce affioranti e procurandosi un trauma – fortunatamente di lieve entità – ad una spalla. Il terzo escursionista ha così chiamato telefonicamente la Centrale Operativa del 118, che ha immediatamente allertato i tecnici del SAER, l’Assistenza Pubblica di Langhirano e ha fatto alzare in volo l’elicottero del 118 toscano “Pegaso 3” di Massa, in quanto l’elisoccorso di Pavullo nel Frignano – abilitato per recuperi in ambiente impervio – era già impegnato in un’altra missione di soccorso.

Arrivati sul posto quasi in contemporanea alle squadre territoriali, i soccorritori sbarcati dall’elicottero (con parecchie difficoltà a casusa del vento forte) hanno stabilizzato l’infortunato più grave, un 45enne,  e quindi lo hanno trasportato alla piazzola di Bosco di Corniglio, dove la AP di Langhirano ha provveduto al trasferimento presso l’Ospedale Maggiore di Parma. Le squadre di terra invece, hanno accompagnato l’altro ferito fino a Lagdei, dove ha rifiutato controlli sanitari e si è potuto ricongiungere all’amico.

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