Nuovo anno, nuova campagna elettorale. E su La7, il programma televisivo Omnibus, con la rubrica quotidiana “4 marzo caccia al voto”, invita il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti per la prima puntata del 2018.
Andata in onda alle 9 del 2 gennaio, Pizzarotti è stato invitato a commentare la recente decisione della regione Emilia Romagna che ha accolto la richiesta del Lazio per far arrivare i rifiuti di Roma negli inceneritori di Parma, Modena e Granarolo.
“La decisione è stata presa dalla Regione”, e dal suo presidente del PD, Stefano Bonaccini – commenta il sindaco Pizzarotti – decisione presa nella considerazione unanime che la capitale non può essere lasciata in condizioni peggiori di come la si trova abitualmente. I sindaci di fatto sono stati solo informati, non hanno avuto nessun peso di voto e nessun peso politico”.
“Penso alla Liguria che ha solo discariche, al Lazio e alla Campania – continua Pizzarotti – E così il virtuosismo di regioni come l’Emilia Romagna, finisce per essere penalizzante. Sono favorevole dal punto di vista pratico nell’aiutare Roma ma non dal punto di vista concettuale. Serve invece, a mio avviso, superare i limiti regionali perché se non vogliamo più vedere impianti e città penalizzate dobbiamo impedire che ad esempio la regione Lazio paghi solo, e ribadisco solo, 20 euro a tonnellata per esportare i suoi rifiuti. Andrebbero penalizzate di più le città che non hanno un piano di sostenibilità per i rifiuti”.
Un consiglio alla Raggi?
“Primo, di stare più tranquilla nei commenti. Ho letto risposte stizzite quando ho scritto che, come semplice cittadino, avrei chiesto semplicemente aiuto invece di dare la colpa di questa situazione alle regioni dando un approccio politico, attaccando le regioni governate dal PD.
Secondo, se in questi due anni avesse pensato meno a cambiare i suoi assessori e pensato invece a risolvere i problemi di tutti i giorni non sarebbe così indietro”.
Parentesi di riflessione anche sul Movimento 5 stelle, a cui l'”eretico Federico” ha voltato le spalle nell’ottobre del 2016. “Il m5s da messaggi contrastanti – riflette l’ex 5 stelle Pizzarotti – Guardando il regolamento nuovo vedo quanto più di distante ci sia dalle sue origini. Non c’è stata poi nessuna votazione per il regolamento ma è stato fatto solo per portare avanti nella sua campagna elettorale Luigi Di Maio“. Il sindaco ha ricordato le “regole” 5 stelle sul comparire in tv e della “televisione come premio: ‘Se sei alleato ti ci mando, se non sei alleato non ti mando’. Sono quelle le persone, deputati e senatori in parlamento o in europa, che avrebbero dovuto alzare la testa e allontanarsi da un movimento che doveva essere qualcos’altro”.
“Il movimento 5 stelle? Si è trasformato in un partito come gli altri. E’ stata una lenta trasformazione dalle elezioni del 2013. Non si doveva puntare al meno peggio ma al meglio, dispiace”.
Per chi voterà Pizzarotti? “Oggi è molto difficile. Mi auspico una vittoria dei 5 stelle, vedremmo di cosa sono capaci e come si organizzerebbero da soli e senza coalizzazioni”.
Una lista civica di Pizzarotti? (Effetto Italia) “Non a queste elezioni. Serve un percorso e non una cosa calata dall’alto di chi pensa di risolvere tutto da un momento all’altro”.
Caro Sindaco, anche lei dovrebbe risolvere i “problemi di tutti i giorni” di Parma.
E’ incredibile che non si riesca a risolvere il problema dello spaccio e della delinquenza nelle note vie cittadine (via dei Mille, via Piacenza, via Venezia, via Palermo, tanto per citarne alcune), nei parchi (Ducale, Falcone-Borsellino, per esempio) e alla stazione. E non prendiamo scuse che mancano poliziotti o che lo Stato non ci aiuta, perché è per quello che viene eletto e pagato un “primo” cittadino, non per invitare Fedez (avrei destinato quei fondi agli alluvionati e mi sarei “accontentato” di Riccardo Fogli o Pupo!). Parma non è solo via Farini, i Parchi non si frequentano solo per sfilare in carrozza nelle occasioni. Lasci stare la Raggi e guardi dentro casa. Cordialmente.