Il Presidente della regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, dichiara che non è ancora stata presa decisione su quale inceneritore dovrà accogliere i rifiuti di Roma: “Ci siamo presi ancora tre o quattro giorni per fare tutte le valutazioni. Credo che Zingaretti abbia fatto un appello alle regioni italiane per valutare se possano dare una mano al Lazio e in particolare alla città di Roma. Certo che se ci fossero atteggiamenti meno arroganti della sindaca Virginia Raggi forse questo aiuterebbe ad avere un rapporto istituzionale un po’ meno complicato”.
Bonaccini ha parlato al termine di una conferenza stampa sul turismo in Emilia alla quale era presente, tra gli altri, anche il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti.
Tra il sindaco Pizzarotti e la sindaca Raggi erano scoccate scintille nei giorni scorsi tra dichiarazioni sui social e sui giornali. Con il primo che ironizza un cara Virginia Raggi “potevi parlarmene” e la seconda che accusa il sindaco di Parma di comportamento e dichiarazioni inappropriate.
E sull’atteggiamento definito “arrogante” della sindaca di Roma, Bonaccini commenta: “Che addirittura si chieda di dare una mano e poi ci sia perfino chi reagisce in questo modo…”. Un giudizio che per il presidente non è legato al diverso colore politico: “L’anno scorso e due anni fa abbiamo preso una piccola quantità di rifiuti per poche settimane dalla Liguria e dalla Puglia” regioni governate rispettivamente dal centro destra e dal centro sinistra “quindi non c’è tema di differenza politica”.
“Vedremo cosa viene fuori nei prossimi giorni” commenta invece il sindaco Pizzarotti che non si è invece espresso sulle parole di Bonaccini. “Io ne parlo alla fine – ha detto Pizzarotti – L’esperienza insegna… Ne parlo sempre alla fine”.
A un giorno di distanza la sindaca Raggi commenta che non “è in vena di polemica. Si parla di temi delicati. Aspettiamo la decisione finale della Regione Emilia Romagna”.
Qual è il problema? Grazie al Pizza che ha acceso l’inceneritore, da oggi in poi Parma brucerà i rifiuti di tante alte province, perché il nostro caro “forno” è di ultima generazione, quindi il più efficiente degli altri regionali, che progressivamente saranno chiusi. E questo sta avvenendo in una delle province più inquinate d’Italia, quindi il primato lo dobbiamo ad un sindaco che nel 2012 era stato eletto dall’indignazione dei cittadini, con la promessa di fare la rivoluzione, anche ambientalista. Vero gattopardismo padano, degno del più squallido ciarpame politico che lo contraddistingue.