Bilancio di fine mandato del Pd parmigiano: Maestri, Romanini e Pagliari pronti a ricandidarsi ma sullo Ius Soli resta amarezza

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Si chiude il mandato del Governo, si sciolgono le camere e si fa il bilancio di fine anno in attesa delle nuove elezioni previste per il 4 marzo del 2018.

Come da tradizione, i deputati parmigiani del Pd Patrizia Maestri, Giuseppe Romanini e il senatore Giorgio Pagliari fanno il punto del loro lavoro, delle leggi approvate e della strada che invece c’è ancora da compiere.

“Nessuna legislatura ha portato tante riforme come questa – commentano i tre rappresentanti Pd a Parma – E’ stata una legislatura iniziata in salita per via della maggioranza con il centro destra ma ha portato riforme e leggi in tutti i settori, e più che nel passato, dall’agricoltura al lavoro, dal welfare all’ambiente. Il Pil ha subito una inaspettata crescita del +1,5%. Questa la nominiamo anche legislatura dei diritti: abbiamo visto l’approvazione ad esempio del biotestamento, passo importante di civiltà, ma anche l’introduzione del reato di caporalato, tortura e l’approvazione della legge Dopo di Noi per le persone con disabilità. Milioni invece gli euro arrivati come investimento sul territorio parmense”.

Il deputato Romanini si dichiara orgoglioso della sua collaborazione con la commissione agricoltura, e in particolare della legge per l’etichettatura del pomodoro e di tutti i suoi derivati per la tutela del Made in Italy, e per la legge sul pane, recentemente approvate entrambe. Il deputato ricorda inoltre gli investimenti fatti approvare a favore dell’industria saccarifera. Ricordate anche le leggi per la tutela dei prodotti DOC, gli obblighi per gli amministratori condominiali dopo le recenti truffe subite anche a Parma e la legge sulle comunalie. “Il mio rapporto con Parma è sempre intenso. Il lavoro è per le politiche nazionali ma ho sempre avuto un grande rapporto con il territorio e con i suoi cittadini. Qui sono nati tanti spunti per molti lavori arrivati a Roma. Qui sono nato e molto devo a Parma”.

La deputata Maestri ricorda invece il suo impegno per il settore lavoro e sociale: “Abbiamo portato delle modifiche a nostro parere necessarie alla legge Fornero sul sistema pensionistico, importante infatti affermare che non tutti i lavori sono uguali e serve una pensione anticipata in alcuni settori per il rispetto dell’aspettativa di vita di tutte le persone. Abbiamo lavorato in commissione per l’occupazione femminile e dei giovani anche se non siamo riusciti a portare questo alle Camere ma abbiamo seminato per la legislatura successiva. Abbiamo inoltre corretto alcune storture del Jobs Act. Dobbiamo rendere appetibili infatti gli ammortizzatori sociali per le aziende invece che rendere più conveniente il licenziamento. Ho lavorato anche al sostegno per le famiglie che utilizzano colf e badanti con una proposta di detrazioni e deduzioni utili per alleggerire il peso economico delle famiglie e anche per l’emersione del lavoro nero diffuso in questi settori. Abbiamo lavorato poi sulla valorizzazione della via Francigena, il raddoppio della pontremolese anche se è un discorso che va avanti da 30 anni, e i fondi per la bonifica della carbochimica di Fidenza.
Ma soprattutto ho cercato di imparare, di studiare e di informarmi al meglio per dar un senso a questo impegno che spero possa continuare”.

Il senatore Pagliari si mostra più critico verso il partito ma ne riconosce anche l’impegno e il lavoro portato a termine: “Nonostante le diverse visioni d’insieme abbiamo lavorato sempre in accordo per il nostro territorio. Sono consapevole della debolezza del nostro partito che e’ riuscito ad essere l’opposizione di se stesso, ma nonostante ciò abbiamo inanellato una serie di successi soprattutto sui diritti sociali. E questo è il segno distintivo di questa legislatura dal marchio PD”.

“Sul piano personale avevo 2 obiettivi: – continua Pagliari – onorare il mio ruolo ed essere legislatore nazionale, ma soprattutto essere presente a livello locale e le due leggi a mia firma sono il mio successo: quella per il festival Verdi e quella per i domini collettivi, le comunalie, ai quali aggiungo la soluzione della scuola per l’europa e altri miei emendamenti a favore del territorio al quale devo molto. Mi piace ricordare anche l’emendamento che ha permesso di far ripartire la seggiovia di Lago Santo e Prato Spilla e le barriere anti rumore di via Traversante di Pedrignano. Sono stato presidente della commissione Contenziosi. Mi accollo il merito di aver contribuito alla decadenza di Berlusconi facendo parte della giunta per le autorizzazioni a procedere e il vanto di aver fatto parte della commissione Aldo Moro”.

“Finisco il mandato come capogruppo della commissione Affari Costituzionali che si e’ occupata del difficile caso Ius Soli non arrivato a conclusione per l’elevato numero di emendamenti presentati (circa 50.000).”

Sull’iter della legge sullo Ius Soli tutti e tre i parlamentari hanno concordato sull’irresponsabilità del Movimento 5 stelle che ha boicottato la votazione rendendo impossibile l’approvazione della legge coi soli voti Pd, sottolineando, però, l’errore del partito democratico che non ha avuto il coraggio di presentare la legge in Senato con il voto di fiducia temendo la caduta del governo.

Tutti e tre hanno poi confermato la volontà di condividere la richiesta di prolungamento della legislatura per permettere all’aula di varare la legge sullo ius soli.

Tutti e tra hanno inoltre espresso il desiderio di ricandidarsi alle prossime elezioni.

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