Nuovo “quartiere” al Cornocchio: deliberata realizzazione di strade, un supermercato e bifamiliari. Opposizione accusa di consumo di suolo

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Un nuovo quartiere in zona Cornocchio? Giunge in consiglio comunale del 19 dicembre la delibera per la adozione della variante a Poc e Rue che vedrebbe la realizzazione di un asse viabilistico che unisca via Reggio a strada Baganzola e che costeggi il corso del fiume Parma.

Qui sorgeranno piccoli negozi di quartiere e un supermercato da 1.500 mq e un’area verde. Si vedrà l’urbanizzazione di un’area attualmente non edificata (attualmente prato) di 9mila metri quadri, verranno eretti dieci villette plurifamiliari. Prevista quindi anche strade e rotonde, che colleghino questo mini quartiere a strada Baganzola, via Reggio, via Vasari

L’intervento vorrebbe “favorire il processo di ricucitura del tessuto adiacente la ferrovia con il quartiere San Domenico e riempie un vuoto urbano rimasto a lungo incompiuto”. In previsione la realizzazione di una rotatoria che permetterà di migliorare la viabilità in entrata e uscita tra strada Cornocchio e strada Baganzola. Possibile anche un collegamento con il polo di via Vasari.

Secondo il consigliere Maurizio Campari, Lega Nord, “la zona è da riqualificare, ma un supermercato prima, nel progetto non c’era, è questo per noi è un problema per i commercianti della zona. Abbiamo inoltre forti dubbi sulla nuova rotatoria tra strada Cornocchio e strada Baganzola, che potrebbe portare maggiore afflusso di auto in una strada già fortemente trafficata”. Il consigliere di LN, Emiliano Occhi, ha sottolineato come il prato ora esistente sia “solo un prato, ma necessario per l’equilibrio del sistema, per la sua permeabilità, capacità di assorbire l’acqua delle piogge e del vicinissimo torrente. Non si più cementificare semplicemente un’area”.

Qui il consumo di suolo è innegabile” – commenta il consigliere Pd, Lorenzo Lavagetto appoggiato dal consigliere di Parma Protagonista, Paolo Scarpa che aggiunge: “Temo gli abusi di costruzione delle villette bifamiliari che abbiamo già visto in altri quartieri della città che hanno causato un forte consumo di suolo. C’è bisogno di più aree verdi curate, fruibili dai cittadini, non di cementificare”. “Non vediamo inoltre un così grande stato di abbandono, vedo una zona artigianale, non vediamo il senso di riempire questo buco verde ne il senso di un supermercato e la pubblica utilità” aggiunge Pier Paolo Eramo, consigliere di Parma Protagonista. Della stessa posizione la consigliera del gruppo misto, Roberta Roberti, che ricorda come invece ci sia grande richiesta dai cittadini di avere spazi da dedicare agli orti sociali.

Replicano i consiglieri di maggioranza, Effetto Parma, Ferdinando De Maria e la presidentessa della commissione urbanistica Elisabetta Quaranta: “La città è già costruita, dobbiamo trovare tutte le possibilità per renderla migliore. Siamo d’accordo con il consigliere Occhi. Le scelte fatte in passato non sono state adeguate ma ora dobbiamo cercare la misura, la soluzione migliore. Questa prevede un supermercato, ma ne beneficeranno tutti quelli che transitano verso Baganzola, comprese tutte le imprese del comparto agroalimentare della zona. Mi sembra cerniera complessa ma di miglioramento dell’unione della rete”.

L’assessore all’Urbanistica Michele Alinovi assicura che un colloquio con Ascom c’è già stato e che ha ritenuto accettabile la competizione in un’area non molto sviluppata in questo senso. Poco impatto quindi, secondo l’amministrazione, sugli altri commercianti della zona. “Paura che aprano dei centri massaggi? Siamo in un Comune e non abbiamo potere su questo tema. Sono tendenze in uso in tutta Europa e servono riflessioni su questo”.

Votano no alla delibera tutti i consiglieri della minoranza ma passa con il voto di maggioranza.

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