“Ombre nella notte”: il corto di Andrea Ferrari nasce nel quartiere San Leonardo. Candidato al Festival di Cefalù 2018

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La storia di una ragazza che misteriosamente viene proiettata nel libro che sta leggendo: un insolito horror metropolitano firmato Ferrari Andrea Film. 

Andrea Ferrari, 31 anni, videomaker parmigiano, ha girato tra le vie del quartiere San Leonardo le scene del suo primo corto: Ombre nella notte. Il breve film di 8 minuti e 52 secondi, verrà inoltre presentato al Festival di Cefalù  2018, dopo aver recentemente passato le selezioni.

“Avevo da sempre il desiderio di girare un corto e il momento è arrivato. – commenta Ferrari che proprio questa sera del 18 dicembre, manda online il video-  In meno di 20 giorni abbiamo girato tutto. Insieme a Daniele Dodi, che lavora nel mondo della musica, abbiamo pubblicato l’annuncio che cercavamo attori. Ci hanno risposto in veramente tantissime persone e abbiamo iniziato i cast. La settimana dopo eravamo già in strada a girare il film. Tutti gli attori ovviamente sono improvvisati e senza esperienza. La protagonista ad esempio è una studentessa del Bodoni che insieme al suo moroso si sono presentati. Lui ricopre il ruolo del fidanzato anche nel film”.

Come spiega anche Ferrari, l’idea del libro è stato un espediente per evitare scene troppo violente in un quartiere, quello del San Leonardo, che vive già un problema di sicurezza e degrado, considerato uno dei quartieri caldi della città, che vive quotidianamente e a tutte le ore il presidio di molti spacciatori da strada.

Ma l’idea per la storia, quello che ha fatto scattare la scintilla, è stato un episodio di cronaca successo proprio lì, nel quartiere San Leonardo, residenza, da quando era bambino, anche dell’autore e regista del corto. “Ho letto questo episodio sui giornali locali, una ragazza denunciava attraverso una lettera la situazione, di notte, della zona. Stava tornando a casa in bicicletta quando nel parcheggio dell’Interspar ha incrociato un gruppo di stranieri che hanno iniziato a urlare e inseguirla. La ragazza, terrorizzata, nella foga della fuga, era andata a sbattere con le mani contro le sbarre di un parcheggio. La donna si appellava al sindaco per chiedere maggiori controlli e sicurezza”.

Ecco che il film richiama quindi, attraverso il libro che si trasforma in incubo, una situazione attuale per Parma, che richiama tuttavia una situazione nazionale, internazionale, con l’aumento della percezione di insicurezza, in alcuni casi provata, in alcuni casi meno, ma in ogni caso situazioni di disagio che tengono le persone distanti e diffidenti, in un continuo senso di timore al sopraggiungere della sera.

Le scene sono state girate in alcuni dei luoghi più caratteristici del quartiere: via Palermo, lungo il muro dell’asse ferroviario e nel retro del Workout Pasubio, parcheggio dell’Interspar (che richiama l’episodio di cronaca da cui ha origine il racconto), Parco del Naviglio, meglio noto come Parco Nord, il cortile dei magazzini di Lenz Teatro, nati dalle ceneri di vecchie botteghe di artigiani.

Hanno partecipato al cortometraggio: Andrea Ferrari, scrittore e regista, Elisa Fiorenza, Ilenia Salvarani, Stefano Castellano, Christian Palazzi, Francesco Castagnini.

Su Patreon, portale per la raccolta fondi, si può contribuire con una donazione per la creazione da parte della Andrea Ferrari Film di un nuovo corto.

 

 

 

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