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Ludopatie: i numeri shock di una dipendenza. A Parma spesi 1.500 euro pro capite

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Millecinquecento euro a testa: questa la cifra che spendono in media i parmigiani (provincia compresa) al gioco, all’anno. Tradotto in famiglie, 3.365 euro l’anno, 280 al mese.

Nel calcolo sommario della spesa pro capite, è conteggiata tutta la popolazione, anche bambini, minori e “non giocatori”: tradotto in soldoni, chi gioca rischia di gettare nella macchinetta ben più di 1.500 euro annui.

Numeri shock, che non fiiscono qua. Per avere una dimensione del fenomeno, basta guardare le cifre: 684milioni di euro totali spesi, contro i 583 “vinti”.

Nella classifica delle preferenze, al primo posto le slot: quasi 400 milioni vengono “investiti” lì. Poi ci sono le lotterie istantanee, seguono lotto e scommesse sportive.

Poi lotterie, totocalcio e grattini.

A Parma città un centinaio i ludopatici in cura, principalmente uomini, tra i 40 e i 50 anni, ma anche pensionati.

A chiedere soccorso, spesso, i familiari. I sintomi? Portafogli e conti correnti svuotati, crisi di astinenza, noia in assenza della “macchinetta”.