Oculistica, premiata una ricerca parmigiana

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Vision concept with a greyscale image of a mans eye with a crosshair focused on his iris which has been selectively colored blue.

Successo per l’Unità Operativa di Oculistica dell’azienda ospedaliero-universitaria di Parma che si aggiudica il premio per il miglior lavoro scientifico 2017 tra quelli presentati al 97° congresso nazionale della Società Oftalmologica Italiana (SOI), tenutosi a Roma l’1 e 2 dicembre.

La ricerca, intitolata “Utilizzo della tomografia a coerenza ottica (OCT) nella diagnosi differenziale tra vero edema e pseudo-edema della papilla ottica”, ha ottenuto il miglior consenso da parte della giuria di qualità della SOI risultando la più interessante e innovativa tra quelle presentate.

“Abbiamo utilizzato l’OCT -spiega il professor Arturo Carta che ha ideato il lavoro e coordinato il gruppo di ricerca – per vedere la sua capacità nel differenziare malattie del nervo ottico (quali le ischemie e le sue infiammazioni) da varianti morfologiche della testa del nervo ottico assolutamente benigne (quali le drusen del nervo ottico o le papille ottiche di piccole dimensioni). Nella normale pratica clinica vi è ancora troppa confusione tra queste due categorie (una francamente patologica e l’altra assolutamente benigna) con un 40% di misdiagnosi tra i pazienti che sono inviati in urgenza presso l’ambulatorio di neuroftalmologia dell’azienda ospedaliero-universitaria; tali misdiagnosi possono indirizzare la persona verso un percorso sanitario completamente sbagliato; applicando i risultati ottenuti nel nostro studio, siamo in grado di differenziare queste due categorie con un semplice esame OCT, low cost e non invasivo, effettuato alla loro prima visita”.

Il premio è stato ritirato a Roma dallo specializzando Fabrizio Gozzi e la ricerca vede coinvolti il professor Stefano Gandolfi (direttore dell’U.O. di oculistica), il professor Paolo Mora, la dottoressa Raffaella Aldigeri, oltre che colleghi di Milano e Cagliari che hanno fornito un importante contributo alla ricerca.

“Il premio assegnatoci a Roma – continua Carta – va a coronare un percorso di ricerca che vede la clinica oculistica di Parma tra i leader in campo internazionale nella branca della neuroftalmologia. Negli ultimi anni, infatti, il nostro gruppo di ricerca ha pubblicato parecchi lavori su importanti riviste scientifiche indicizzate; l’assegnazione di tale premio è per tutti noi un ulteriore stimolo a proseguire nelle nostre ricerche cliniche che ci permetteranno di migliorare le prestazioni sanitarie alle persone che ne hanno bisogno”.

Un’ulteriore soddisfazione deriva dal fatto che in questo anno accademico, per la prima volta in Italia, è stato attivato il Master Universitario di II livello in Neuroftalmologia che vede coinvolte la clinica neurologica, quella oculistica, quella endocrinologica e quella maxillo-facciale dello nostra azienda ospedaliero-universitaria.

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