Inaugurato a Parma il secondo DataCenter Regionale della Rete Lepida

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Inaugurato oggi il DataCenter Regionale di Parma alla presenza dell’Assessore Regionale ai trasporti, reti infrastrutture materiali e immateriali, programmazione territoriale e Agenda digitale Raffaele Donini, il sindaco del Comune di Parma Federico Pizzarotti, dell’Assessore con delega al Servizio informatica e Innovazione tecnologica Ines Seletti, il Direttore Generale di LepidaSpA Gianluca Mazzini e l’Amministratore Delegato di BT EnìaAlessandro Dall’Olio.
Presenti anche una cinquantina di studenti dell’ ITC Bodoni 5A e 5B Sistemi Informatici Aziendali accompagnati dai docenti Zimbalatti, Baraldi, Superchi e Rossi e una ventina di ragazzi del Melloni, la 5A SIA con la professoressa Vescovini.
DataCenter Regionali sono punti integranti della Rete Lepida, ne estendono le funzionalità  e sono un complemento alla rete in Banda Ultra Larga che LepidaSpA ha realizzato e sta realizzando sul territorio regionale. Il DataCenter di Parma è, quindi, un POP della Rete Lepida, che aggiunge all’infrastruttura digitale nuovi strumenti per la digitalizzazione del territorio.
Presso il DataCenter di Parma convergeranno gran parte dei CED (Centro Elaborazione Dati) di proprietà dei singoli Enti, consentendo il miglioramento dell’efficienza complessiva in termini di sicurezza, utilizzo delle risorse economiche e risparmio energetico.
Nei DC Lepida vengono erogati servizi ICT agli Enti Soci (Pubbliche Amministrazioni del territorio regionale) secondo modelli cloud computing in grado di soddisfare i fabbisogni di tutti i vari Enti. Nei DC Lepida vengono erogati Infrastructure as a Service: computing, storage, protezione dei dati (backup, business continuity, disaster recovery), sicurezza (firewall, SIEM, protezione end point), ecc.
A Parma l’edificio che ospita il secondo DataCenter Regionale Lepida si trova all’interno del complesso direzionale degli uffici comunali, il DUC-2, un sito di recente costruzione, con un’area interna disponibile di 670 mq (di cui 305 mq per apparati IT e 365 mq per locali tecnici), 150 mq di locali tecnici esterni, e circa 500 mq di area esterna destinata ai gruppi frigo e ai gruppi elettrogeni.
Contenimento dell’impatto economico, riduzione dei costi di gestione, sviluppo ICT del territorio: sono alcuni degli aspetti possibili grazie a un modello di gestione in “condominio” del DataCenter. Un modello che armonizza le risorse pubbliche con quelle private rendendo possibile la realizzazione del progetto in tempi brevi e garantendone la sua sostenibilità nel tempo.
“Dopo il DataCenter di Ravenna inaugurato due anni fa, oggi tagliamo il nastro del secondo DataCenter della Regione Emilia-Romagna. Il DataCenter di Parma è il risultato della ottima sinergia e collaborazione fra le istituzioni pubbliche e i privati del territorio per garantire una conservazione dei dati delle PA e delle aziende al sicuro e al riparo da possibili problematiche che si riscontrano con i troppi CED ancora conservati nei sottoscala e scantinati dei piccoli e grandi Comuni” – ha dichiarato Raffaele Donini, Assessore con delega all’Agenda Digitale della Regione Emilia-Romagna.
“L’operazione, anzitutto, rappresenta un tassello importante nel mosaico degli interventi previsti nel Duc B – ha dichiarato Federico Pizzarotti, Sindaco del Comune di Parma – un obiettivo che portiamo avanti con determinazione sin dal primo mandato. Sono poi particolarmente felice dell’inaugurazione di oggi: le infrastrutture tecnologiche come il DataCenter rappresentano vere e proprie autostrade del futuro che integrano dati e informazioni utili per l’ente, i cittadini, le imprese e la società nel suo complesso. Con questa operazione Parma dimostra di essere un esempio virtuoso di innovazione e tecnologia, un passo avanti per tutta la città e la Regione”.
“Proprio a Parma è nata l’idea di realizzare le estensioni della rete Lepida con funzioni di DataCenter, grazie a un percorso di costruzione partecipata avviato nel 2014 che ha definito le linee guida per il rapporto pubblico privato poi sviluppato in tutta la regione. A Parma abbiamo costruito uno dei più importanti DataCenter presenti nel territorio dell’Emilia-Romagna. La presenza di BT Enìa come operatore privato è molto significativa, segno dell’interesse tangibile allo sviluppo del territorio. Il Comune ha già prontamente ideato e realizzato la migrazione delle proprie necessità di calcolo e storage nel nuovo DataCenter. Grazie al nuovo DataCenter di Parma, direttamente connesso a quello di Ravenna – ha aggiunto Gianluca Mazzini, Direttore Generale di LepidaSpA – abbiamo la possibilità di gestire Business Continuity e Disaster Recovery per le pubbliche amministrazioni emiliano-romagnole, realizzando un elemento importante federato coerentemente con il disegno dei Poli Strategici Nazionali a disposizione anche di altri territori nazionali”.
“Ritengo che il DataCenter di Parma – ha sottolineato Alessandro Dall’Olio, amministratore delegato di BT Enìa – possa rappresentare per il territorio un forte volano di crescita e di sviluppo e per BT Enìa un asset importante. Il crescente processo di trasformazione digitale impatta in modo significativo su tutte le imprese e le organizzazioni, che si spingono sempre più verso l’adozione di infrastrutture virtuali e piattaforme cloud capaci di garantire servizi di qualità in modalità “pay per use” e in massima sicurezza. Grazie a collegamenti a larghissima banda, come quelli supportati da BT Enìa, il Data Center potrà erogare servizi di Network Security, Disaster Recovery e Business Continuity dimensionati secondo le esigenze di ciascun cliente, con un ottimo rapporto costi/benefici e con tempi di attivazione quasi immediati”.
Rispetto allo scenario nazionale, il modello elaborato e gestito da LepidaSpA prevede la gestione in “condominio” del DataCenter, in modo da armonizzare le risorse pubbliche (LepidaSpA che investe sulle componenti IT e mette a disposizione le competenze tecniche; Regione Emilia-Romagna che per i primi tre DataCenter ha stanziato oltre 8.5 milioni di euro; i Comuni che concedono l’uso di locali di proprietà) con quelle private, garantendo la realizzazione del progetto nell’immediato, la sua sostenibilità nel medio/lungo periodo e un supporto all’innovazione del tessuto produttivo locale.
Parma la parte privata è stata affidata, mediante avviso pubblico, a BT Enìa Telecomunicazioni, con un contributo alla realizzazione dell’infrastruttura di 950.000 euro, con il vincolo di mettere a disposizione di privati almeno il 30% delle spazio disponibile.
L’architettura di tutti i DataCenter prevede la presenza di impianti meccanici per condizionamento idronico, impianti elettrici per l’alimentazione degli apparati, impianti di spegnimento incendi, impianti di protezione dalle intrusioni e dall’acqua in piena coerenza con le linee guida dell’agenda digitale.

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