Lentigione, ingenti danni alla Immergas, Amadei: “Allagati 50mila mq di area industriale, ma bisogna rimboccarsi le maniche e ricominciare”

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L’azienda leader di caldaie, che conta 600 dipendenti, ha subito ingenti danni a causa dell’esondazione dell’Enza che ha coperto con una coltre di acqua e fango tutto il paese di Lentigione sfollando più di mille persone e danneggiando aziende e attività agricole.

“Danni ingenti alle strutture e alle linee che potranno essere quantificati solo al termine dell’emergenza che è ancora in atto” queste le parole del presidente Alfredo Amadei durante la giornata del 12 dicembre.

“La situazione indubbiamente è molto preoccupante anche se non registriamo nessun danno alle persone. I danni sono evidenti a causa della quantità di acqua che ha invaso tutta la nostra area industriale (oltre 50mila mq). La produzione è completamente ferma e non siamo in grado, al momento, di stabilire quando potrà riprendere. Solo quando il livello delle acque lo consentirà potremo verificare i danni su tutta l’unità produttiva e nel cantiere del nostro nuovo Centro Ricerche che ormai è quasi ultimato”.

Un Centro Ricerche che gli esperti ricordano come sia costato circa 6 milioni di euro: solo pochi giorni fa erano state portate lì le apparecchiature elettroniche necessarie.

“Appena sarà possibile stabiliremo, insieme a tutti i nostri collaboratori, come procedere. Tutti hanno espresso solidarietà e disponibilità a mettersi all’opera nell’azienda in cui lavorano ogni giorno anche in questa calamità che certamente deve far riflettere sulla necessità di proteggere i nostri territori con investimenti mirati alla sicurezza idrogeologica. Sicuramente sapremo reagire. Bisogna rimboccarsi le maniche e ricominciare” conclude Amadei.

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