Salute e benessere, il 60 per cento degli italiani soffre di carenza di vitamina D

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Più della metà della popolazione italiana soffre di carenza di vitamina D. Si tratta ormai di un dato assodato da numerosi studi, secondo i quali nei Paesi socialmente evoluti il deficit di vitamina D interessa tra il 50% e il 60% della popolazione, e l’Italia non si scosta da questo trend.

La vitamina D è fondamentale per la salute delle ossa tanto quanto lo è per il benessere del cuore e degli altri organi. L’80% dei pazienti colpiti da infarto presenta una carenza totale o parziale di vitamina D, e manifesta maggiori difficoltà di guarigione. La vitamina D, che si sintetizza a livello epidermico dopo l’esposizione ai raggi del sole, oltre ad essere preziosa nella prevenzione dei problemi cardiovascolari, interviene positivamente anche in molte altre occasioni. Grazie all’azione che svolge nel controllo del metabolismo del glucosio e della pressione arteriosa, questa vitamina contribuisce attivamente alla prevenzione di fenomeni di aterosclerosi. Gioca un ruolo importante anche nell’ambito delle malattie reumatiche autoimmuni, dove trova spesso impiego come coadiuvante nella terapia convenzionale contro la produzione di autoanticorpi e di citochine infiammatorie. Inoltre contribuisce alla prevenzione dell’insorgere di alcuni tumori e a migliorarne il decorso, inducendo il decesso delle cellule tumorali attraverso l’apoptosi. Altri effetti positivi di un corretto livello di vitamina D si ravvisano nella cura dei dolori e della debolezza muscolare e della psoriasi.

I livelli di vitamina D nel sangue dipendono da numerosi fattori: l’esposizione al sole, la latitudine alla quale si vive, la carnagione e l’albumina presente nel sangue sono alcuni dei principali. Questa vitamina si sintetizza anche quando il cielo è coperto ed è prodotta in quantità minori da chi ha la pelle scura. Inoltre, l’applicazione di prodotti per la protezione solare ne inibisce la sintesi, d’altro canto il loro utilizzo è indispensabile per schermare la pelle dai raggi ultravioletti. L’alimentazione gioca un ruolo importante nell’assunzione di questa vitamina, ci sono alimenti che ne sono particolarmente ricchi e contribuiscono attivamente al suo apporto. Ottime fonti di vitamina D sono: il pesce e gli oli che esso contiene, in particolare trota, sogliola, sgombro, salmone, pescespada, storione, tonno e sardine; il tuorlo dell’uovo, il latte, il burro, il fegato e i grassi animali, come quelli contenuti nelle carni di pollo, di anatra e di tacchino. Anche corn-flakes, cereali e le verdure verdi ne contengono generose quantità. Gli effetti benefici di una dieta equilibrata si manifestano anche nella salute di unghie e capelli. Per averli forti e lucenti è necessaria un’alimentazione sana in grado di apportare tutti i nutrienti necessari.

La vitamina D interviene anche nella capacità di assorbire il calcio, indispensabile per la salute delle ossa ma anche per avere delle unghie resistenti. Condurre uno stile di vita sano, che preveda una sufficiente e corretta esposizione al sole e una dieta equilibrata, dove siano presenti alimenti ricchi di vitamina D, potrebbe però non essere sufficiente. Intervenire con degli integratori si rivela talvolta la soluzione più: in commercio se ne trovano ormai per ogni esigenza e possono essere un valido aiuto nel caso in cui, anche con un’alimentazione bilanciata, si registri un deficit vitaminico. In questi casi assumere delle vitamine per rinforzare le unghie, attraverso degli integratori studiati ad hoc per il corretto apporto di questi nutrienti, può rivelarsi di grande utilità.

La vitamina D svolge quindi delle funzioni importanti nella protezione e nel rafforzamento delle ossa e del sistema immunitario, contribuisce attivamente all’assorbimento del calcio, è indispensabile per il mantenimento dei corretti livelli di fosforo nel sangue. Gioca un ruolo fondamentale anche per la prevenzione del cancro e della sclerosi multipla. Vista la azione benefica sulla salute del corpo è bene monitorarne il corretto livello nel sangue e consultare il proprio medico di fiducia nel caso gli esiti degli esami di controllo mostrassero una carenza; così facendo sarà possibile comprendere come meglio intervenire con una dieta appropriata ed eventualmente con degli integratori per riequilibrare i livelli di vitamina D nel sangue.

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