Calci, pugni, minacce di morte davanti ai figli: arrestati due uomini violenti, altre due tragedie tra le mura domestiche

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Altre due tragedie taciute per troppo tempo, due episodi di violenza all’interno delle mura domestiche tornano a calcare la triste cronaca cittadina. Due casi di forte disagio sociale che si sono conclusi, fortunatamente, con l’arresto degli aguzzini.

Il primo a Parma, dove un uomo di origini albanesi, 37 anni, pregiudicato, è stato tratto in arresto per spaccio e maltrattamenti in famiglia, aggravati dalle violenze perpetuate anche davanti ai figli piccoli. In quella casa, che divideva con la compagna connazionale e ai figli minori, era costante disagio e paura. Silenzi rotti dalle urla dell’uomo padrone, geloso  e dipendente da droghe e alcool, scommettitore incallito nelle sale gioco. La donna ha subito vessazioni, botte, minacce di morte. Non si contano i pugni e i calci incassati. Non si contano le minacce di morte. In una occasione le ha giurato la morte facendola a pezzi con un coltello. In un’altra, l’uomo che si vedeva rifiutare un rapporto sessuale, l’ha spinta verso la finestra aperta. Insulti pesanti e calci fino a farla svenire dal dolore, anche davanti agli occhi dei bambini. 

L’uomo era latitate dallo scorso marzo, quando il giudice aveva deciso di aggravare la sua pena con la detenzione in carcere. Il 37enne era stato sorpreso in flagranze durante la cessione di droga ed era stato arrestato dai Carabinieri con 57 ovuli termosaldati di cocaina. Condannato ai domiciliari, aveva ripetutamente violato la misura cautelare.

Nel marzo del 2017 la condanna al carcere ma lui fa perdere le proprie tracce, trovando rifugio, probabilmente, nella sua terra natia. Meno di un mese fa però il suo rientro a Parma e le sue pretese di tornare in quella casa. La compagna, dopo aver ricevuto diverse chiamate dal 37enne che le pregava un incontro per riappacificarsi, ha allarmato i Carabinieri della stazione Oltretorrente, in via delle Fonderie dove sono presenti militari specializzati nel trattare questo tipo di situazioni. I Carabinieri hanno quindi rintracciato l’uomo, arrestato mentre giocava in una sala scommesse in viale Mentana. Perquisito è stato anche trovato in possesso di un coltello serramanico per cui è stato denunciato del possesso.

A Salsomaggiore, a finire in arresto, è stato un operaio 54enne con piccoli precedenti alle spalle, originario della Campania. Sempre maltrattamenti, aggravati dalla presenza di minori. Vittima la compagna e madre di due figli minori, originaria della campania, poco più giovane di lui, che dopo una breve convivenza nella loro città e il trasferimento nella città termale per questioni di lavoro, dal 2006 ha vissuto un incubo in casa. Un compagno e amante violento, che troppo spesso abusava di alcool, per soffocare la frustrazione di una situazione economica non florida. Con la nascita dei figli, poi, la situazione si è aggravata. Gli scatti di ira più frequenti, botte più forti, anche quando lei era incinta del secondogenito.  In più occasioni l’operaio l’ha minacciata di sfregiarla al volto con l’acido, o di dargli fuoco. La minacciava di suicidarsi insieme ai figli. La donna, quando a deciso di dire basta a questo turbinio di sofferenza, si è rivolta ai militari della stazione di Parma, Oltretorrente per paura che l’uomo l’avrebbe scoperta se avesse chiesto aiuto ai Carabinieri di Salsomaggiore.

Pochi giorni fa il 54enne è stato arrestato e condotto in carcere per il reato di maltrattamenti in famiglia aggravati dalla presenza di minori.

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