Aggressione razzista in p.le Santa Croce: “Negro di m…” e botte a dipendente e titolare di un noto “kebab”. Solidarietà di Parma a Said

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Violenta aggressione, il 24 novembre, in via D’Azeglio. Vittima un 30enneoriginario della Costa D’Avorio che lavora per un noto esercente di via D’Azeglio, il “Kebab” di Said “Carpe Diem”, vicino all’Università.

Il ragazzo è stato accerchiato da un gruppo di uomini, erano circa 9, vestiti di nero e parzialmente travisati da berretti neri, riconosciuti come italiani e che, secondo la vittima, l’hanno aggredito senza alcun motivo, urlandogli contro feroci insulti come “negro”, “negro di m…”. L’hanno beccato in piazzale Santa Croce, a poche centinaia di metri dal negozio in cui aveva appena “staccato”, intorno all’1:20.

La vittima è riuscita a prendere il telefono e chiamare il titolare del negozio per cui lavora chiedendo aiuto. L’uomo, arrivato precipitosamente sul posto, ha deciso di intervenire per fermare l’aggressione e far scappare i delinquenti, rimediando tuttavia una brutta caduta e delle ferite mentre cercava di bloccare uno degli aggressori. Intanto la chiamata al 113 ha fatto intervenire una squadra della Volanti della Polizia.

Sia Said – 50enne di origine magrebina, amato “kebabbaro” della via che da oltre 15 anni esercita a Parma – che il dipendente sono dovuti ricorrere alle cure del pronto Soccorso a causa delle ferite ritenute guaribili in 15 giorni. Entrambi hanno sporto denuncia in Questura contro ignoti per aggressione e lesioni. 

Durante il Consiglio Comunale del 6 dicembre, il consigliere aggiunto Marion Gajda, ha portato alla luce questo episodio di razzismo chiedendo e auspicando che le forze dell’ordine riescano ad identificare il più presto possibile i responsabili del vile gesto.

“Siamo seriamente preoccupati – commenta Gajda – di questi episodi di xenofobia sempre più frequenti. L’ho già detto e lo ripeto, Parma non è una città razzista e i parmigiani si sono sempre distinti per l’accoglienza. Chiedo alle forze politiche che fomentano questa intolleranza verso gli stranieri di fermarsi e riflettere sulla scia di violenza che le parole possono provocare”.

Sia il vicesindaco Marco Bosi, che la consigliera di Lega Nord, Laura Cavandoli, hanno espresso solidarietà per le vittime che conoscono personalmente.

Dopo la diffusione della notizia molte sono le parole di vicinanza all’imprenditore. Alcuni lo vorrebbero anche nominare per il premio Sant’Ilario.

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