Parma Futuro Smart inizia dal Wopa: aziende e stakeholders insieme per realizzare la città sostenibile

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Una fucina di idee, un laboratorio per la condivisione e la sinergia. Questo il progetto “Parma futuro smart” che ha avuto il suo via nel pomeriggio del 30 novembre, presso il Wopa di via Palermo. Gli stakeholders della città, insieme, con l’obiettivo di fare rete e creare la vera Parma città sostenibile.

Aziende, professionisti e studenti, grazie al coordinamento del Comune di Parma, si sono quindi incontrati partecipando a quattro tavoli tematici: energia, mobilità sostenibile, società e smart economy. Attraverso il metodo del “world cafè” i partecipanti si sono alternati ogni 20 minuti ai vari tavoli, scambiando idee e “visioni” che verranno poi raccolte, alla fine del progetto, dall’amministrazione, per creare una vera propria agenda esecutiva coordinata.

Dopo i saluti del sindaco Federico Pizzarotti e dell’assessore Tiziana Benassi, a “dare il buon esempio” alcune importanti aziende locali, e non solo, che hanno illustrato ai presenti i progetti imprenditoriali verso la sostenibilità: Dallara, Barilla, Davines, Docomo Digital (Buongiorno.it), VisLab, Lepida e il progetto sharing city del Comune di Milano.

Nel tuffo di visioni “visionarie” – come l’ha definito l’assessore Benassi – Luca Ruini, per Barilla Spa, ha “raccontato” i progetti futuri dell’azienda leader della pasta nel mondo: è’ prevista la sostituzione di 200 vetture con una flotta di mezzi ibridi ed elettrici. Ma non solo macchinari smart, anche il lavoro verrà, ed è già stato, ottimizzato grazie a percorsi di flessibilità del lavoro per i dipendenti.

Schietto invece Alessandro Berzolla di Dallara Spa, le cui auto da corsa super aerodinamiche diventano modello per le nuove auto elettriche. “Facciamo machine inquinanti – spiega Berzolla – con tecnologie al carbonio inquinanti, ma le nostre conoscenze che ci hanno fatto diventare smart possono essere da esempio per altre aziende”.

Simona Torre, di Docomo Digital ex Buongiorno, vuole invece “creare una città smart grazie all’efficienza dei nostri prodotti digitali, conosciuti a livello internazionale”.

Ancora sogni, ma presto realizzabili, quelli di Davide Bollati, titolare della Davines, azienda di prodotti cosmetici. Il “Kilometro Verde” è l’idea che l’imprenditore vedrà realizzata a partire da gennaio 2018. Saranno 11 km di piante e alberi lungo l’asse autostradale del Sole. Un polmone verde che assorbirà l’inquinamento prodotto dai veicoli in transito e che simboleggia una parete protettiva alla città, e biglietto da visita green di Parma. Le prime piantumazioni inizieranno quindi con l’anno nuovo, a cura di Davines e Fiere di Parma.

Futuro smart è digitale invece per Lepida, che intende realizzare una rete con banda larga e ultra larga per unire le amministrazione dell’Emilia Romagna nel rispetto dell’Agenda digitale 2020 dell’Unione Europea: raggiungere 30 mbps per tutti i cittadini e 100 mbps per l’85% delle famiglie. L’azienda sta lavorando anche per la realizzazione di reti wifi libere e gratuite ogni mille abitanti. Questo progetto è presente in oltre 200 comuni italiani.

Non poteva mancare, come visionari, i ricercatori di VisLab, affiliati all’Università di Parma, per realizzare auto senza pilota. Prototipi di queste auto vengono testati nel quartiere di Parma Mia grazie alla collaborazione del Comune di Parma. “Nel futuro nessuno guiderà – azzarda Alberto Broggi ricercatore di VisLab – E’ la cosa più pericolosa che una persona fa ogni giorno”.

Piero Pelizzaro ha invece portato l’esperienza del Comune di Milano sul bike e car sharing, in continua crescita nella metropoli. I progetti futuri vedono la realizzazione, tra altre cose, di car sharing condominiali, per aiutare quella fascia di popolazione in disagio economico.

Tra gli stakeholders anche 4 giovani studenti della 5^ Rondani, istituto professionale per geometri. I ragazzi accompagnati dal loro professore Ferdinando De Maria, hanno partecipato ai tavoli dando il loro contributo di professionisti del futuro. Il progetto Parma futuro smart coinvolgerà infatti gli istituti scolastici superiori della città.

Parma sostenibile quindi solo grazie alla “rete” di aziende e privati, amministrazioni e associazioni, ricercatori e università. Un obiettivo che il Comune di Parma sta portando avanti e di cui l’assessore all’ambiente Tiziana Benassi sarà responsabile.

“Quelle di oggi sono esempi, testimonianze visionarie. Sono diverse le aziende che si stanno muovendo in quella direzione e che stanno nascendo a Parma. commenta a Parmapress24 l’assessore Benassi- Il progetto è gestito dal mio assessorato per due motivi, per l’aspetto ambientale, di mobilità ed energia, che è molto rilevante, e perché ho la delega ai progetti europei. Parma futuro Smart rappresenta per me il progetto di lancio di tutto l’assessorato, nonostante sia trasversale a tutti gli ambiti dell’amministrazione”.

“Si tratta di un percorso progettuale. Ci sono città, faro e follower, Parma rientra nelle seconde. Le città faro hanno il compito di realizzare interventi sul territorio, a larga scala, che sono però riconducibili alle altre città europee. Hanno il compito di standardizzare. Mentre le città follower hanno il compito di realizzare un percorso progettuale con le altre stakeholders del territorio, le parti interessate.

A Parma grazie ai fondi europei sono arrivati 500 mila euro per i prossimi 5 anni da investire nella mobilità sostenibile. Di questi 390 mila sono andati al Comune e i restanti alla partner Infomobility”.

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