Sul Lungoparma spunta una vetrina. Nella mattina di giovedì gli operai hanno installato una teca, spazio museale, dove saranno esposti alcuni reperti archeologici del ponte romano, ritrovati durante i lavori per il progetto di riqualificazione della Nuova Piazza Ghiaia e del Ponte Romano.
Intanto sui social è scontro tra lo scrittore Guido Conti e il sindaco Federico Pizzarotti.
Il primo paragona la struttura a un “loculo” e aggiunge: “Scusate cari parmigiani ma che cosa è questa nuova porcheria ? Un loculo nuovo della villetta? E a cosa servono tutti quei convegni e dibattiti che cercano di salvare la bellezza di certi scorci? Ogni volta che torno in città sempre una nuova! Forse è un chiosco della torta fritta? Vedremo poi piazzale della Pace…intanto i parmigiani dormono”. Il sindaco Pizzarotti replica “Valuterei alla fine ma capisco che l’opinionismo è di moda….oltre al venire alle presentazioni pubbliche e agli incontri sui progetti in corso”.
“Credo si sia aperto il dibattito ma le case dell’Oltretorrente non si vedono più. – continua poi lo scrittore Conti– La politica è delega e non partecipazione popolare. Si va al voto perché si delega qualcuno perché si pensa abbia una preparazione e una responsabilità etica civile e culturale per salvaguardare e amministrare una città che è di tutti. Tutto qui. L’architettura non è una banalità, leggo e studio libri di architettura dai tempi dell’università perché è il teatro quotidiano in cui viviamo, è la nostra quotidianità in cui condividiamo sentimenti, gioie e dolori”.
“La città – conclude Guido Conti – è la nostra vita. Il lungo Parma è la nostra Prospettiva. Tutti i parmigiani devono sentirsi responsabili della pulizia, della bellezza e della vivibilità della nostra città. Federico lo conosco e lo stimo molto, perché non so come abbia fatto a resistere tutti questi anni a capo dell’amministrazione, ma sinceramente questo loculo è proprio brutto e mi quella roba lì mi ferisce”.
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Archeologia e alimentazione nell’eredità di Parma romana
Se il pregiatissimo Guido Conti conosce bene il Pizza e lo stima anche molto, di che si lamenta? Se lo tenga, con tutta la sua dabbenaggine e tutta l’insipienza dimostrata in ogni settore del sapere. Ma del resto viviamo nella società dello spettacolo, in cui si aspetta con ansia il concerto della brutta musica di Fedez a capodanno, si assiste alla desolazione del prato verde della Pilotta sempre più spelacchiato e ricoperto di buche, si passeggia nel Parco Ducale tra pusher in ciabatte e il vomito degli alcolizzati, e si assiste allo spargersi sulla città del cattivo gusto in campo urbanistico, a dispetto di un arredo rispettoso della storia di Parma e delle sue opere d’arte, di cui fa parte anche il paesaggio e le case dell’oltre torrente. Però il Pizza è un amico, quindi non disturbiamo il manovratore … di banalità urbanistiche di pessimo profilo.