Iren: un nuovo impianto di riciclo a Parma, investimenti da 23 milioni di euro

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Iren costruirà a Parma un impianto di selezione di materiali da raccolta differenziata da 155mila tonnellate annue, che dovrebbe essere attivo dal 2020. Il tutto con un investimento complessivo di 23 milioni euro.

 Uno stabilimento quindi che va dalla parte opposta rispetto all’inceneritore costruito sempre da Iren e fortemente contestato. Ora la multiutility riconosce il merito ai parmigiani per il loro impegno nella raccolta differenziata che raggiunge la percentuale del ben 75,2%. Per il 2020 l’obiettivo sarà arrivare all’80%. Non sarà improbabile che l’impianto possa essere utilizzato anche per i rifiuti indifferenziata dei comuni vicini. Per la futura ubicazione si pensa a una zona vicino all’inceneritore, a Ugozzolo, o su strada Baganzola, al Cornocchio.

Fra gli intenti di Iren c’è anche il calo delle emissioni di anidride carbonica,  risparmiare il 14% delle emissioni e la tutela delle risorse idriche, aumento della capacità di depurazione del 15% e riduzione del prelievo idrico dall’ambiente per uso potabile del 9%.

Ma Iren ha annunciato anche un maggior utilizzo dell’inceneritore: “L’espansione delle reti di teleriscaldamento, permetteranno una migliore saturazione degli impianti di generazione e ambientali (termovalorizzatori) già esistenti”.

Del nuovo impianto di Parma parla il Piano industriale al 2022 di Iren, presentato oggi a Milano a Borsa Italiana: sono previsti investimenti per 2,5 miliardi di euro, in crescita di circa 300 milioni (+15% circa) rispetto al precedente business plan.

Nel parmense, Iren conta 707 dipendenti; Iren raccoglie l’immondizia di 406.778 persone mentre i parmensi cui porta l’acqua sono 337.945. Lo scorso anno, la multiutility ha speso nel parmense da diversi fornitori 48,4 milioni di euro.

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