Omicidio Pavarani: Luigi Colla condannato a 30 anni di carcere

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Luigi Colla è stato condannato a 30 anni di carcere per l’omicidio dell’ex compagna Elisa Pavarani.

Nel settembre del 2016 aveva ucciso la 39enne che aveva deciso di interrompere la relazione con lui. Il folle gesto, premeditato, era avvenuto nell’abitazione dell’uomo, in largo Carli, zona via Sidoli.

Colla, che aveva cercato, invano, di difendersi dietro lo schermo dell’infermita’ mentale, grazie al rito abbreviato ha evitato l’ergastolo: gli sono state contestate anche le aggravanti della premeditazione e della minorata difesa.

I Fatti – Il 43enne parmigiano è accusato di aver ammazzato a coltellate tra addome e torace, inferte alle spalle, l’ex, Elisa, 39 anni, che lo aveva lasciato da poco, nel proprio appartamento in Largo Carli, piazzale interno dell’inizio di Via Sidoli. Poi era fuggito, vagando in bicicletta, prima di essere fermato nella notte del 10 settembre di un anno fa poco lontano da casa.

La Procura gli contesta anche la premeditazione: sono state infatti trovate nella cronologia del suo computer tracce di ricerche nel web di parole come “delitto passionale”, “infermità mentale”, “carcere di Parma”.

La Procura, ricevuta la consulenza di parte del medico bolognese Renato Ariatti, che sostiene come Colla fosse pienamente in grado di intendere e volere al momento del delitto, rigettando così l’ipotesi di infermità mentale, ha respinto la richiesta di audizione di nuovi testimoni.

Le ricerche fatte da Colla sul web nei giorni precedenti “carcere di Parma”, “omicidio”, “infermità mentale”, gli sono costati la premeditazione.

Preoccupato il legale difensore, che ha lasciato intendendere come il suo cliente, capelli rasati a zero, gonfio in volto e provato dalla detenzione, non abbia socializzato in carcere e sia controllato con costanza, oltre che sottoposto a terapie psicofarmacologiche, perché si temono gesti estremi.

 

 

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