“Molestate nel parcheggio al primo buio”: al Centro Torri imperversa la paura

0
Commesse e clienti molestate nei parcheggi del Centro ed Euro Torri, al calar della sera, da un ragazzo di colore che vaga alla ricerca di carrelli da riassettare in cambio della monetina contenuta, ma anche di sigarette da scroccare e forse di un po’ di considerazione.
Il primo allarme alcune settimane fa, quando una giovane neo commessa del negozio “finger art” del Centro Torri, che chiameremo Chiara, andava a ritirare l’auto nel piazzale a fine turno, dopo le 21, col buio, per rincasare a Sala Baganza dove abita.
La ragazza è stata inseguita con parole moleste fino all’auto dall’ormai “addetto ai carrelli”, giovane e prestante soggetto di colore dai modi poco rassicuranti per molte ragazze che frequentano il centro commerciale.
Chiara è riuscita appena in tempo a salire sull’auto e a bloccare le portiere, con il soggetto subito avventatosi con foga ad agire dall’esterno sulla leva della portiera per cercare di aprirla. La ragazza ha raccontato l’accaduto, molto spaventata, il giorno successivo ed è subito scoppiato un gran parlare sulle chat di gruppo delle dipendenti del Centro Torri.
Nei giorni successivi l’episodio si è ripetuto con altre commesse, anch’esse si sono spaventate e sono scappate.
C’è chi stigmatizza “ma niente, forse voleva solo l’elemosina”, chi accusa il colpo “quando esco ed è buio ho il terrore di andare fino alla macchina”, chi accusa invece il giovane, “a volte è cortese, altre è ubriaco e diventa molesto. Insiste, ti segue, grida, ti chiede come ti chiami, se hai una sigaretta. Se non lo ascolti ti urla insulti”. 
C’e’ anche chi ha già sporto denuncia alle Forze dell’Ordine che ora stanno indagano.
Il receptionist del front office dell’Ipercoop riferisce, allarmato e arrabbiato, che anche altre commesse, che preferiscono il silenzio,  hanno subito la stessa sorte, al punto che adesso sono tutte costrette a farsi accompagnare sul lavoro e farsi venire a prendere alla sera da un famigliare.
Molestie nel piazzale del Centro Torri riferiscono di averle subite anche diverse clienti.
“Non so quanto sia fobia, paura generalizzata, percezione di insicurezza e quanto davvero sia pericoloso – spiega una delle “vittime” – ma io, noi, abbiamo paura”. Ed emerge un timido racconto: “Una sera si è attaccato alla portiera di una mia collega…lei poi si è licenziata perché aveva troppa paura”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here