Alessandro Petrillo e’ morto per un ulcera: in arrivo gli avvisi di garanzia per 5 medici e uno specializzando

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E’ morto a 33 anni per un ulcera, Alessandro Petrillo, il commesso del Fidenza Village deceduto all’Ospedale di Vaio dopo oltre in mese di ricovero.

Ad una settimana dalla morte, avvenuta nel reparto di rianimazione, in seguito alla quale la famiglia ha sporto denuncia, la Procura ha affidato l’esame autoptico a un consulente di parte, il dottor Marinelli di Ferrara, ma prima verranno notificati a tutti i medici coinvolti gli avvisi di garanzia. L’accusa? Omicidio colposo. 

Perché un intervento di routine eseguito il 13 di settembre dopo una settimana di ricovero e di esami strumentali si è rivelato fatale? Questa la domanda del pm, Fabrizio Pensa. Perché dopo il primo intervento le condizioni del 33enne, novello sposo padre di una bimba non ancora battezzata sono peggiorate al punto da rendere necessari altri interventi, fino al trasferimento in Rianimazione, la richiesta di intervento di un medico esterno da parte della famiglia, la morte?

Saranno sei i professionisti a ricevere l’avviso di garanzia, tutti dipendenti dell’Ospedale di Vaio: cinque strutturati e uno specializzando, quest’ultimo presente al primo intervento subito da Petrillo. Gli altri, si sono succeduti cercando di salvargli la vita.

C’e stato errore? Se si, quando? Lo stabilirà di Marinelli, atteso da un lungo, lunghissimo lavoro.

Quali le responsabilità, e di chi, ammesso vi sia stato errore?

lo stabiliranno le indagini: ora i medici, una volta notificata loro l’iscrizione al registro degli indagati potranno nominare propri consulenti. E difendersi, in una lunga battaglia legale che forse dirà come si può morire a 33 anni per un’ulcera.

 

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