Golf di Salsomaggiore, FDI: “No alla cessione dell’impianto a Sogis”

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Fratelli d’Italia – AN ha appreso dal consiglio comunale del 30/09/17 che si è consumata l’ultima partita di giro in favore di SOGIS srl ((la società in house partecipata dai comuni di Salso e Fidenza, di cui il comune di Salso detiene solo il 22% di quote) degli impianti sportivi di proprietà comunale, per cui al Centro sportivo Francani, Palestra Gerini etc si andranno ad aggiungere dal 2018 oggi anche del Bocciodromo e della piscina Leoni, e con immediata eseguibilità, l’impianto Golf di Pontegrosso.

La “singolarità” della delibera assunta sta nel fatto che con un atto deliberativo di immediata efficacia e urgenza, l’amministrazione in pectore ha ritenuto non solo di demandare a Sogis la gestione dell’ultimo impianto ancora di proprietà, ma anche e soprattutto di delegarle, a tal ragione si scorra la determinazione dirigenziale on line n. 163 del 13/10 u.s. con cu Sogis ha indetto bando di gara, la ricerca di un concessionario del green di Pontegrosso.

Fermo il voto contrario del Presidente Mergoni, che ancora una volta ha richiamato i suoi al rispetto dei principi di legge, non si può che avere perplessità, e riservarsi ogni verifica in sede di Corte dei Conti, per quanto frettolosamente e incautamente deliberato.

Che ancora una volta si attesti l’incapacità dell’amministrazione di configurare per l’impianto un indirizzo programmatico a lungo termine, inserito in un circuito sportivo serio, affidandola in gestione a persone qualificate, e non prossime a fallimento come nel 2015, non è una novità, benché, contrariamente alle osservazioni del Presidente del Consiglio è sì un’attestazione di fallimento politico, ma almeno la presa di coscienza che non vi è possibilità per l‘odierna maggioranza di fare di meglio, per cui si augura a Sogis, per il bene del patrimonio locale, di avere migliore fortuna.

Nulla poi è dato sapere, perché nulla dice la delibera assunta in Consigli comunale, su cosa accadrà all’impianto in caso di infruttuoso esito della procedura indetta dall’affidataria, né soprattutto quali obbligazioni contrattuali passino dal 30/09 in capo a Sogis, se diventi Ella stessa contraente con l’ente pubblico, o se sia semplice mandataria del contratto di affidamento tra l’ente de quo e l’eventuale aggiudicatario.

Alle citate lacune, si aggiungano poi le preoccupazioni sui pretesi vizi procedurali di cui si ritiene essere affetta la decisione comunale.

Ricordando anche ai meno tecnici che il Consiglio comunale è organo predetto ad emettere delibere di indirizzo, linee guida all’agire amministrativo, in questo caso vi potrebbe essere un vizio di eccesso di potere e di legittimità, poiché il 30 settembre l’amministrazione non si è limitata a sottoporre al consiglio comunale una proposta di deliberazione, contenente la propria volontà di affidare a Sogis la gestione del bando di gara, ma ha adottato con i criteri dell’urgenza una deliberazione con cui in seduta stante ha conferito alla partecipata mandato a procedere, tanto che è del 13/10 u.s. l’indizione della gara stessa.

Orbene per lo specifico contenuto della delibera assunta, si ritiene che tale decisione necessitasse del preventivo parere di regolarità tecnica/contabile da parte degli uffici competenti, contrariamente a quanto avvenuto stante le parole del Presidente del Consiglio comunale, omissione che si giudica non arginabile o eludibile come invece riferito dal Sindaco, con il semplice richiamo al Documento programmatico (di per sé generico) 2018-2020.

FDI – AN ha intenzione quindi di effettuare le opportune verifiche, anche finalizzate ad una maggiore “certezza” contrattuale con l’auspicabile aggiudicatario del bando già indetto da Sogis.

Avv. Gaetana Russo
Referente Fratelli d’Italia – AN Salsomaggiore e Tabiano

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