“Ero Straniero” per superare la legge Bossi-Fini: “Raccolte 85mila firme”

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Si è conclusa la campagna di raccolte firme dei Radicali “Ero Straniero” per la proposta di legge che modificherebbe la Bossi-Fini.

“Ce l’abbiamo fatta, raccolte 85mila firme! – scrive Radicali Parma che ha tenuto sotto i portici di via Mazzini il banchetto per promuovere l’iniziativa – Noi Radicali siamo convinti che esiste una parte cospicua nel nostro Paese che pensa che la sfida dell’immigrazione, la sfida dell’integrazione e dell’inclusione sia una sfida da cogliere con soluzioni di governo, senza paura e senza alimentare paure nei cittadini, senza cercare facile e strumentale consenso.

Non ci nascondiamo le difficoltà ma la necessità di una legge che regolamenti l’immigrazione e che dia risposte ai 500/600 mila immigrati senza diritti – i fantasmi – così come regolamentare flussi legali, sia il primo passo.

Richiesta di modifica che parte da un dato di fatto, dall’esperienza degli ultimi quindici anni che ci dice che questa legge ha creato danni, ha creato irregolarità, ha creato marginalità e disagio sociale, ha creato quindi insicurezza.

Le risposte ai problemi che viviamo oggi sono tutte raccolte nella proposta di legge promossa da Radicali Italiani ed Emma Bonino, Fondazione Casa della carità “Angelo Abriani”, ACLI, ARCI, ASGI, Centro Astalli, CNCA, A Buon Diritto, CILD con il sostegno di centinaia di sindaci e di associazioni.

Un risultato straordinario, per i tempi di profonda indifferenza che viviamo verso il diverso, che si deve soprattutto alle centinaia di militanti, attivisti e volontari che hanno trascorso gli ultimi sei mesi a raccogliere le firme nelle strade e nelle piazze d’Italia, spiegando ai cittadini le proposte per cambiare le politiche sull’immigrazione attraverso l’accoglienza, il lavoro e l’inclusione.

Certo la raccolta firme è solo un inizio, ma è un ottimo inizio soprattutto perché questa raccolta di firme è avvenuta in uno dei periodi più oscuri della vita nazionale, quando si incrociavano le pulsioni del panico, l’ansia collettiva, l’inquietudine sociale e l’attività degli imprenditori politici della paura, dell’odio e dell’intolleranza.

Sembrava impossibile sviluppare una riflessione, consentire il dialogo, favorire la comunicazione su un tema così cruciale e ragionare sulla realtà.

Le 85mila firme sono l’esito di un ragionamento, di una riflessione e di un pensiero.

Credo abbiamo dato un contributo fondamentale alla capacità di questo Paese di pensare, sfuggendo al ricatto della paura e sfuggendo al ricatto dell’odio”.

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