In occasione della giornata mondiale della pasta, un gruppo di richiedenti asilo della onlus GUS- gruppo umana solidarietà di Parma, provenienti dal Senegal, costa d’Avorio, Gambia, Nigeria, Togo, sono stati ospiti preso la sede della Barilla.
Accolti dai responsabili della struttura, sono stati introdotti alla storia dell’azienda nata 150 anni fa e che oggi è sinonimo della pasta italiana nel mondo.
I giovani immigrati sono stati poi guidati nei reparti produttivi, dove hanno potuto toccare con mano il processo di realizzazione della pasta, dal grano alla semola, alla realizzazione dei vari formati fino all’essiccazione. Alcuni ragazzi che stanno seguendo un corso per diventare operatori di magazzino hanno avuto così l’occasione di vedere anche questo reparto dotato delle ultime tecnologie avanzate.
Ad accompagnare i ragazzi anche il consigliere aggiunto e membro della Consulta dei Popoli, Marion Gajda: “Sono lieto che si sia riuscita ad organizzare questa iniziativa perché l’integrazione passa anche dalla pasta e quella fatta da noi, a Parma, è la migliore!”.
Lo scopo della visita è stato infatti quello di far conoscere a questi ragazzi la città che li ha accolti anche attraverso una delle aziende simbolo del territorio e l’inclusione passa sicuramente, se non per prima cosa, dal cibo.
