Sindaci del Burkina Faso a Parma per l’integrazione e la cooperazione

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Il Burkina Faso e’ uno degli stati piu’ poveri del mondo. Situato nell’Africa Occidentale e’ stato colonia francese fino al 1960 con il nome di Alto Volta e dopo varie vicissitudini politiche e’ diventato una repubblica il 4 agosto 1984 con il nome Burkina Faso “la terra degli uomini integri”.

Dopo un faticoso iter diplomatico il presidente della Consulta dei Popoli di Parma, Jean Claude Didiba e’ riuscito a portare una delegazione di sindaci del paese africano nella nostra citta’, e a farli incontrare ufficialmente con l’amministrazione comunale.
L’incontro e’ avvenuto sabato 21 ottobre presso la sala stampa del Comune di Parma in presenza dell’assessore Nicoletta Paci per il Comune, Jean Claude Didiba presidente della Consulta, la vicepresidente Ben Aziza Fadhila, due sindaci di citta’ del Burkina Faso.

“Integrazione e rispetto delle tradizioni culturali per chi viene nel nostro paese, accoglienza e collaborazione per costruire insieme una società’ multietnica per la Parma del futuro” le parole dell’assessore Paci.

“Città’ prevalentemente agricole con gravi problemi di approvvigionamento idrico. 4 centri di salute per 55.000 abitanti che non garantiscono la salute pubblica a tutti i cittadini. Il 55% popolazione e’ composta da donne con mariti emigrati all’estero e dovremmo trovare un modo per farle lavorare. I giovani emigrano e stiamo tentando di mettere in pratica progetti per creare lavoro nel nostro territorio-racconta il sindaco di Boussouma- Scuola, sanita’ e occupazione i punti fondamentali per migliorare le condizioni di vita degli abitanti di queste zone ed evitare la fuga dei giovani verso altri stati e spesso preda di organizzazioni terroristiche”

Un fitto programma di incontri per creare un sistema economico reale che possa garantire un tenore di vita sufficiente per gli abitanti del Burkina Faso e per incrementare le relazioni con i paesi che stanno ospitando gli emigranti usciti dal paese.

“Come Emilia Romagna siamo impegnati in progetti di cooperazione internazionale per agevolare anche il rientro e la formazione di giovani immigrati che vogliano ritornare nel proprio paese’ conclude l’assessore Paci”

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