No al “Rosatellum”: anche a Parma il M5s e Comitato per la Democrazia in protesta davanti alla Prefettura il 13 ottobre

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“Come preannunciato, eccoci qui a cercare di salvare la Repubblica Democratica come la conosciamo ed amiamo”.

Daniele Ghirarduzzi, che non si capisce se sia stato o meno “cacciato” dal Movimento 5 stelle di Parma, ha indetto per oggi, 13 ottobre, alle 17:30, un presidio davanti alla Prefettura per dire no alla legge elettorale “Rosatellum”. 

“Il Rosatellum, che non a caso il FQ chiama Fascistellum, – scrive l’ex candidadato sindaco – è stato scritto solo in funzione di sconfiggere il MoVimento 5 Stelle e purtroppo tutte le forze politiche che lo criticavano, tappandosi il naso, lo hanno votato. Dobbiamo reagire e non per difendere il nostro MoVimento, ma per difendere la democrazia e la nostra Patria da queste derive neofasciste!”

L’evento è stato organizzato dal Comitato per la Democrazia Costituzionale.

“E’ consentito sventolare le bandiere dei partiti quindi non fatevi scrupolo” assicura Ghirarduzzi nella nota.

IL COMITATO PER LA DEMOCRAZIA- No alla fiducia, No a questa legge elettorale che renderà sempre più il parlamento subalterno alla volontà dei capi partito.

Chi la vuol approvare con forzatura dei tempi e col voto di fiducia ha dalla sua inquietanti precedenti: fu posta nel 1923 sulla legge Acerbo e nel 1953 sulla legge truffa e 2015 su una legge elettorale incostituzionale.

Mettere la fiducia per costringere a il parlamento a votare la legge elettorale e’ un atto di eccezionale gravita’. Anzitutto vuol dire che la maggioranza parlamentare tanto decantata potrebbe non esserci e governo e maggioranza pensano di risolvere le difficolta’ con un atto di imposizione come è il voto di fiducia. Si sta riproponendo lo scenario autoritario dell’approvazione dell’Italicum. Si ripropone in modo ancora più negativo un atteggiamento di spregio verso il ruolo del parlamento che anticipa quel che accadrà dopo le elezioni, se questa legge elettorale andrà in porto:

Il futuro parlamento con questa legge non sarà scelto dai cittadini ma nominato dai capi dei partiti. Non solo non ci consentono di scegliere i paramentari ma neppure hanno accettato di introdurre modifiche di buon senso come la possibilità di esprimere due voti distinti tra liste del proprozionale e candidati nel maggioritario, meglio se con due distinte schede come hanno suggerito autorevoli costituzionalisti,limitando così pesantemente la possibilità degli elettori di scegliere. E’ una pessima scelta per la nostra democrazia.

Se il governo Gentiloni si assumera’ questa responsabilita’ vorra’ dire che ha chinato la testa di fronte al diktat di Matteo Renzi e del Pd e questo malgrado avesse piu’ volte affermato che il governo non sarebbe entrato – tanto meno con questa autentica imposizione – sulla legge elettorale. La parola del governo e del Presidente del Consiglio non avranno più alcun valore da qui in avanti, questo è un atto grave che avrà ripercussioni pesanti. Tutte le dichiarazioni di garbo istituzionale fin qui fatte suonano come autentiche prese in giro delle elettrici e degli elettori.

Il Presidente della Repubblica farebbe bene a fermare questo atteggiamento autoritario e a non firmare una legge elettorale approvata con voto di fiducia a pochi mesi dalle elezioni e in spregio ad un referendum che ha bocciato lo stravolgimento della CostituzIone il 4 dicembre 2016.

Se la legge elettorale verra’ approvata con il voto di fiducia si aprira’ una grave ferita nella qualita’ della nostra democrazia. C’è da augurarsi fino all’ultimo che nell’unico voto segreto che ci sarà la Camera decida di bocciarla. Chi promuove questa scelta, chi la subisce, chi l’accetta si assume una grave responsabilita’, i cui esiti possono essere nefasti per la qualità della democrazia del nostro paese.

Chi è contrario lo dica con tutta la forza possibile, noi lo faremo e invitiamo tutti i cittadini a mobilitarsi per l’affermazione della legalità democratica, utilizzando tutti gli spazi possibili a partire dal voto del Senato, anche se la Camera dovesse soggiacere all’imposizione.

Per la salute della democrazia italiana questa legge non deve essere approvata.

Coordinamento per la Democrazia Costituzionale-Comitato di Parma “Salviamo la Costituzione”, Altra Emilia Romagna, Alleanza Popolare per la democrazia e l’uguaglianza, Azione Civile, M5S, Possibile, PCI, Rifondazione Comunista, Verdi ambiente e società.

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