Riesame – Wally Bonvicini e il suo scudiero restano in carcere

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Wally Bonvicini resta in carcere. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame, che ha respinto la richiesta di reclusione domiciliare dei legali della donna.

Stesso “destino” per Tom Vigini, il collaboratore friulano e referente sulla Slovenia della Bonvicini, considerato colui che si occuva di far uscire il denaro dall’Italia: resta in cella, mentre ai domiciliari restano anche Giuseppe Antoniazzi, di Varsi, la cui richietsa di attenuazione della misura non è stata accolta, e Barbara Oleari, che aveva scelto di non far ricorso al Riesame.

Domiciliari concessi anche a Sante Scian, braccio destro di Wally, che ha così lasciato il carcere.

I cinque, insieme ad altre 21 persone, sono accusati di aver creato e gestito un sistema specializzato nell’occultare i patrimoni immobiliari e mobiliari di soggetti che, seppur solvibili, avevano deciso di non pagare le imposte verso l’erario a loro carico o i prestiti contratti.

I reati di cui sono accusati spaziano dalla sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte, alla mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice, fino alla calunnia. 

Facile presumere che i timori del Riesami siano rappresentati dal pericolo di reiterazione del reato e, considerato i buoni uffici con alcuni stati esteri, di fuga.

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