Assalto a bar e negozi, aggressione di un ristoratore: in manette banda di fidentini

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Avevano aggredito e rapinato con violenza un ristoratore fidentino, con attività a Fiorenzuola: al rientro in paese era stato gettato a terra da due uomini, incappucciati e armati di pistola, e gli era stato strappato il marsupio contenente parte dell’incasso, 250 euro, documenti e chiavi di casa.

Per quella rapina, per un’altra commessa a Bologna, due tentate e un furto, sono finiti in cella tre fidentini di età compresa tra i 26 ed i 33 anni: due sono stati arrestati mercoledì mattina, il terzo si trovava già il cella perchè fermato a Soragna, in auto, con una pistola e 250 grammi di droga. 

Il 28 luglio, un ristoratore fidentino, al rientro dalla propria attività a Fiorenzuola intorno a mezzanotte era stato appunto brutalmente aggredito da due uomini, gettato a terra e rapinato: tre i componenti della banda, i due aggressori e un suo ex dipendente, che ne conosceva i movimenti e li aveva segnalati ai due compari. Il “palo” un fidentino 33enne, incensurato, ex cameriere oggi disoccupato, che probabilmente ha conosciuto gli altri due nel bar di paese, a Fidenza. 

Dopo la rapina ai danni dell’uomo, appunto, il 18 settembre l’arresto del primo dei tre componenti della banda, un 26enne nato a Fidenza e residente a Soragna, con precedenti per spaccio, pizzicato nel corso di normali controlli, armato di pistola, cutter e con 250 grammi di droga (RILEGGI).

Ma gli atti criminosi non si sono fermati: il 22 settembre, a Bologna perchè imputato in una causa, l’altro componente della banda, un 27enne di Fidenza con piccolissimi precedenti, ha prima rapinato armato di cutter un tabaccaio a Bologna, bottino da 1.500 euro, poi rubato, violando l’antitaccheggio, una maglietta in un negozio di abbigliamento della stessa città.

Non contento, il 24 settembre, ha tentato due rapine a Fidenza: in un bar del centro, dove è entrato verso le otto, armato di pistola giocattolo, volto coperto, è stato messo in fuga dall grida della titolare, che gli ha tirato contro il cassetto del registratore di cassa, e, poco più tardi, stesse modalità, da un negozio etnico.

Dalle descrizioni degli abiti e delle sembianze, dall’incrocio delle telecamere stradali con gli esiti delle indagini i tre arresti con imputazioni pesanti: rapina e tentata rapina aggravata in concorso e non, lesioni, furto aggravato.

 

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