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Soragna, al via la manifestazione contro l’anticomunismo

Inizia a Soragna la manifestazione promossa dal Partito Comunista per chiedere il ritiro dell’ordine del giorno sulla messa al bando del comunismo approvato dal consiglio comunale. Molte persone con bandiere rosse sono radunate in piazza, presente in piazza una folta rappresentanza giovanile e il segretario generale del PC Marco Rizzo, dietro lo striscione con lo slogan della manifestazione: “l’anticomunismo non passerà”.

SORAGNA. RIZZO (PC): «ANTICOMUNISMO NON PASSERA’. SOCIALISMO UNICA SOLUZIONE»
«L’anticomunismo non passerà a Soragna come nel resto d’Italia. Chi vuole equiparare il comunismo con il nazifascismo compie un’operazione antistorica, che ha l’obiettivo di screditare l’unica alternativa al capitalismo che sia stata in grado di vincere». Così Marco Rizzo, segretario generale del Partito Comunista, che ha preso parte alla manifestazione indetta a Soragna contro la mozione approvata dal consiglio comunale che chiedeva la messa al bando del comunismo. «Contrapporre alla dittatura delle banche e dei padroni, un modello fondato sul potere ai lavoratori, un modello socialista è più attuale che mai. Di fronte alla crisi e all’aumento della disparità sociale, alle guerre, ad un sistema che non è sostenibile, che genera disoccupazione, assenza di diritti, immigrazione, il socialismo è l’unica soluzione. I fascisti ancora oggi soffiano sulla guerra tra poveri per dividere gli sfruttati e salvare questo sistema di sfruttamento. L’operazione del ddl Fiano, con un PD sempre più reazionario che gioca alla lotta al fascismo per riconquistare consensi a sinistra, porta purtroppo a queste forme di equiparazione che vedono corresponsabile l’intero sistema politico, compresi i cinque stelle, con il sostegno esplicito della UE, da sempre favorevole a forme di equiparazione, e corresponsabile della messa al bando di partiti comunisti nei paesi membri. Non cadremo nel gioco degli opposti estremismi, non accetteremo un’equiparazione antistorica, ma soprattutto – conclude la nota – a cento anni dalla Rivoluzione sovietica, continueremo a lottare per quegli obiettivi, che sono la giustizia sociale, la pace, il progresso dei popoli in un sistema che rifiuti lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo».