Protezione civile: dall’Assemblea dei Sindaci un mandato politico alla Provincia

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Tra i temi affrontati, la convenzione per il Centro Unico di Protezione civile di Via del Taglio e la distribuzione dei risarcimenti da parte della Regione, che per il Vice presidente Bodria non sono equi in relazione ai danni subiti nei vari Comuni.

Il presidente Filippo Fritelli, aprendo l’Assemblea dei Sindaci di oggi pomeriggio, ha dichiarato la disponibilità della Provincia ad esercitare un ruolo di coordinamento dei Comuni del territorio in tema di Protezione Civile e ha chiesto ai Comuni un mandato politico in questo senso.

Il Vice presidente e Sindaco di Tizzano Amilcare Bodria, che è anche Delegato alla Difesa del suolo e Protezione civile della Provincia, ha illustrato nel dettaglio la proposta. Bodria ha ricordato che è scaduto il Protocollo tra Comune di Parma, Provincia e Regione sulla gestione del Centro unico di Protezione civile di Via del Taglio e ha proposto che la Provincia sottoscriva di nuovo la convenzione insieme a Comune e Regione; ha proposto inoltre che la Provincia svolga un’azione di supporto dei Comuni in materia, nonostante questa non sia più tra le sue funzioni fondamentali. Bodria, inoltre, ha lamentato che i fondi regionali per la Protezione civile e la Difesa del suolo non siano stati distribuiti in modo equo sul territorio, dal 2013 in poi, che alcuni abbiano avuto il risarcimento del 100% dei danni (come nel Modenese) e altri no (come nel Parmense). E ha auspicato che i Comuni non vadano più in ordine sparso, ma si coordino, per ottenere risultati migliori. Ha chiesto un ampio mandato per trattare con la Regione anche in materia di strade e scuole, in questo ambito.

 

L’ing. Gabriele Alifraco, dell’Agenzia regionale di Protezione civile, ha illustrato il nuovo sistema di allertamento vigente, in base al quale i segnali di allerta arrivano via cellulare ai sindaci, i quali, sulla base della conoscenza del territorio e dell’evoluzione della situazione, possono trasformare, ad esempio, un codice giallo in arancione o rosso e, se occorre, allertare un tutto o in parte la popolazione.

 

I Sindaci si sono pronunciati favorevolmente rispetto ad un coordinamento provinciale, auspicandone però un costo contenuto. Sono intervenuti in questo senso: Grenti (Sindaco di Fornovo, Cardinali (Tornolo), Delsante (Corniglio); Bricoli (Langhirano) ha anche lamentato un eccesso di allerte e Franzini (Palanzano) ha indicato la necessità di una unità operativa di Protezione civile a livello di ogni Comune; Bini del Comune di Roccabianca ha auspicato un ruolo operativo di Aipo nelle decisioni di evacuazione dei cittadini. Anche Lucchi (Berceto) si è espresso in modo critico sul nuovo sistema di allerta, che scarica troppe responsabilità sui sindaci, e ha auspicato il ritorno alle elezioni dirette per gli amministratori della Provincia.

 

Bodria, concludendo la seduta, ha dichiarato che le indicazioni emerse oggi verranno riportate in sede di Consiglio Provinciale, per le opportune decisioni.

 

 

 

 

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