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“ABBIAMO DIRITTO DI PAROLA?” – La DC scrive al Presidente Ordine Giornalisti E.R.

La “nuova” Democrazia Cristiana, nata lo scorso 11 agosto, scrive all’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia Romagna, accusando la stampa di tacitare i comunicati che spesso pervengono alle redazioni. Provocazione o scelta per ottenere un minuto di visibilità?

Polemiche che, tra l’altro, avevano già sollevato a poche settimane dalla ri-nascita. leggi: Rinasce Dc ed è già polemica, l’accusa: “A chi fa paura la balena bianca?”

E la pubblicazione così l’hanno ottenuta, seppur in modo tragicomico, perchè un appello all’ordine fa sorridere al punto da meritarsi uno spazio in pagina. Con un suggerimento: solitamente sui giornali trovano spazio i contenuti. Da chiunque vengano.

Ora i giornalisti cosa faranno? Accontenteranno il “bambino urlante” per farlo smettere di piangere? Di certo la DC non è partita col piede giusto per conquistarsi la stampa ma sarà tutto da vedere.

Ecco il testo della lettera, accompagnata da una richiesta di attenzione firmata dal Segretario Nazionale Paolo Sandri:

“Abbiamo il “sospetto” di non essere graditi. Nei giorni scorsi (con mail del 25 Agosto) la Democrazia Cristiana si è ufficialmente rivolta all’Ordine dei Giornalisti, nella persona del Presidente Regionale, per segnalare la reiterata consuetudine – della quale ritiene essere vittima – di essere sistematicamente tacitata dalla maggior parte delle redazioni dei quotidiani ( cartacei e “online” ).

In poco più di due settimane, l’attività del Dipartimento Comunicazione della D.C. ha saputo creare i presupposti per una presenza costante, tangibile e qualitativamente diversa rispetto alla maggior parte dei concorrenti su piazza, sebbene più grandi, che al contrario di noi si distinguono per qualunquismo, polemica o scarso interesse per i problemi reali delle persone.

Per rendersene conto, basta leggere le pagine del nostro “Sestante”, il sito che abbiamo creato per discutere e confrontarci.

Ebbene, la buona volontà non è bastata per poter far arrivare la nostra voce ai cittadini. A tutti i cittadini! Con il tono che ci distingue, con pacatezza e limpidezza, abbiamo sempre proposto con rispetto il nostro punto di vista e avremmo sperato – con onestà – di poter essere trattati se non meglio, almeno alla pari degli altri. Così non è stato, salvo rare eccezioni che è giusto menzionare poiché isolate.

Persino la notizia della rinascita del partito, in alcune ampie zone della Regione, è passata sotto silenzio. Interpellati telefonicamente, alcuni giornalisti hanno risposto – con una faccia tosta che ci lascia basiti – che l’argomento “non interessa”.

Ci permettiamo domandare se sia davvero così e se i cittadini dell’Emilia Romagna meritino davvero di essere trattati come “minus habens” ai quali indicare quali notizie leggere o quali idee possano avere cittadinanza e rispetto. Siamo stati tacciati di polemica nei giorni scorsi – per il solo fatto di avere fatto notare queste singolari coincidenze, che già stavamo intuendo – ma il trascorrere delle ore e l’accumularsi dei comunicati stampa silenziati sembra darci ragione.

 A questo punto, ci auguriamo che l’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia Romagna si pronunci e possa richiamare il settore ad una più rigorosa osservanza del diritto di parola, garantito dalla Costituzione della Repubblica, troppo spesso oltraggiato dietro le famigerate “scelte editoriali” delle Redazioni”.