Banda internet ultraveloce a Parma: la mappa degli interventi

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L’Emilia-Romagna ha un obiettivo: portare entro il 2020 l’internet ultra veloce in tutte le case della regione. La connettività sarà ad almeno 30 Mbps, ma nella maggior parte dei casi supererà i 100 Mbps, andando così oltre gli obiettivi dell’Agenda digitale europea.

A luglio sono partiti i primi 10 cantieri pubblici nel reggiano (Ventasso, Carpineti, Casina, Rio Saliceto, Toano, Vetto e Villa Minozzo) in attesa del prossimo autunno quando partiranno tutti gli altri.

Per quanto riguarda il Parmense, entro il 2017 saranno connesse ad internet ultraveloce Parma, Varano de’ Melegari, Bardi, Varsi, Pellegrino Parmense, Bore, Tornolo, Calestano, Terenzo, Langhirano, Fornovo di Taro e Borgo Val di Taro.

Nel 2018 toccherà invece a Lesignano de’ Bagni, Compiano, Monchio delle Corti, Corniglio, Bedonia, Palanzano, Tizzano Val Parma, Berceto e Albareto. Nel 2019 il servizio raggiungerà Neviano degli Arduini, Solignano, Valmozzola, Mezzani, Torrile, Fidenza, Sorbolo, Collecchio, Colorno, Traversetolo, Medesano, Salsomaggiore Terme e Montechiarugolo. Gli ultimi comuni ad essere raggiunti dalla rete ultraveloce, nel 2020, quando sarà completato il progetto in corso, saranno quindi Fontevivo, Noceto, Fontanellato, Busseto, Felino, Sissa Trecasali, Sala Baganza, San Secondo Parmense, Soragna, Roccabianca, Zibello e Polesine Parmense.

Il “Piano banda ultra larga dell’Emilia-Romagna”, che creerà 500 posti di lavoro l’anno per un investimento di oltre 255 milioni di euro, è finanziato con 180 milioni di euro di fondi dello Stato per lo sviluppo e la coesione (Fsc) e 75milioni di fondi regionali derivati dalla programmazione di quelli europei (49 milioni di fondi Feasr e 26 di fondi Fesr).

Il progetto, con risorse e competenze pubbliche, interviene nelle cosiddette “aree bianche”, cioè in zone che diversamente non avrebbero avuto l’attenzione degli operatori di mercato, e affianca gli interventi dei privati e di Lepida spa, in modo da coprire l’intero territorio regionale.

A questa rivoluzione è dedicato After Futuri Digitali, la prima edizione del festival che per tre giorni trasformerà Modena in un laboratorio a cielo aperto. Saranno circa un centinaio gli appuntamenti tra conferenze, talk e dimostrazioni pratiche, che si alterneranno dal 29 settembre al 1 ottobre con il tema monografico “Connettere. Strategia nazionale della banda ultra larga”.

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