Stazione- Emergenza degrado, i commercianti: “Situazione che va oltre il bene e il male”. 3 su 4 vorrebbero vendere, ma a chi? (Inchiesta)

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E’ zona di spaccio, bivacco, degrado… violenza e sangue. E’ Piazzale Carlo Alberto Dalla Chiesa, davanti alla stazione di Parma. La piazza del Generale Prefetto ucciso dalla mafia che dal 21 aprile scorso vigila simbolicamente grazie alla posa del suo mezzo busto in bronzo.

Come ogni zona stazione d’Italia vive maggiormente la microcriminalità, figlio del va e vieni generale. Ma qui, da un paio di anni, le cose sembrano notevolmente peggiorate. A denunciarlo per primi sono gli esercenti che questa piazza la vivono tutti i giorni, tutto il giorno. Vedono con i loro occhi lo spaccio, le liti che sfociano in violente risse. Vedono lo sporco che alla mattina si accumula sotto i portici dopo notti di follia, alcool e droga.

E in estate la situazione forse si fa più insopportabile: caldo matto che da alla testa, notti più lunghe da vivere, appuntamenti in piazzetta, voglia di birra ghiacciata e abusi.

A denunciarlo in pieno agosto, i consiglieri comunali del Pd: Degrado in stazione, PD: “Parma non perda il treno per la bellezza”

Ai lati della piazza ci sono bar e negozi, alcuni hanno deciso di chiudere, altri sopravvivono. Le parole dei proprietari sono chiare, “è una situazione ingestibile”. Su 4 baristi sentiti da Parmapress24, 3 vorrebbero vendere ma non ricevono un’offerta. Devono restare lì, subire per non trovarsi sul lastrico finanziario.

“C’è una situazione di degrado quotidiana. – riferisce Mauro, titolare del Bar Paradiso, aperto da 23 anni sotto i portici del piazzale – C’è gente che spaccia qui davanti tutti i giorni incuranti di tutto, stanno qui dall’alba a notte fonda. Noi chiudiamo alle 19, potremmo rimanere aperti di più ma con questa situazione è improponibile”. “Episodi recenti di violenza?” –  chiediamo- “La settimana scorsa hanno lanciato la bicicletta della signora del negozio qui affianco durante una rissa. Le persone che erano lì si son viste biciclette volare e pezzi di vetro di bottiglie rotte ovunque e son venuti a rifugiarsi nel mio bar. Ma di liti e risse ne vedo spesso”.

A pochi metri di distanza c’è il Kebab Pizzeria che si è visto sfondare la vetrata del locale dopo una rissa. “Un uomo è stato lanciato e ha sfondato il vetro con la testa – spiega il titolare”. Il proprietario, in un’altra occasione, è stato anche rapinato e aggredito. “Il lavoro qui non è facile perché è una zona brutta. Io voglio andare via appena riesco a vendere” continua in un italiano incerto che però non lascia fraintendere la disperazione.

Alla porta accanto c’è lo storico negozio di vernici, Colorarte: “Questo negozio è nato negli anni ’50, è uno dei più antichi di Parma, ma adesso e’ un danno inenarrabile- spiega il titolare Alberto – La stazione da sempre è un porto di mare, prima c’erano i tossici, poi sono arrivati i pusher e i tossici si sono spostati verso via Palermo. Adesso spacciano qui, litigano tra fazioni, o solo perché sono perdigiorno ubriachi, fanno danni e si picchiano facendo scappare i clienti. Questa situazione? E’ una cosa cha va oltre il bene e il male“.

Qui, sotto i portici, apriva tutti i giorni anche un altro locale storico, la caffetteria pasticceria Mozart. Il titolare, mastro pasticcere – che alcuni si ricorderanno per aver interrotto un’intervista, che si stava svolgendo proprio davanti al suo locale, di Andrea Deprè a Bello Figo Gu, o Swag – nel 2014, rilasciò un breve commento in cui riferì: “Vorrei anche andare in pensione, ma proprio non riesco a vendere l’attività”. Ora il locale è chiuso. Nessuno l’ha comprato.

Continuando la passeggiata si arriva al locale che, tra tutti, ha subito maggiori danni, il Bar Europa, aperto 3 anni fa dopo difficili sforzi economici e lavorativi da parte di due signori di origine mediorientale. I proprietari, già in possesso del Caffè House, che si trova esattamente al lato opposto di piazzale Dalla Chiesa, sono disperati: “Siamo qui da 8-9 anni, poi abbiamo aperto anche dall’altra parte della piazza con il Bar Europa. Da questo lato siamo abbastanza tranquilli, abbiamo i nostri clienti abituali. Di là invece è un disastro. Una volta hanno tirato un pugno a un mio dipendente“. “Sono stato a casa due mesi per le ferite – conferma il ragazzo – Ho paura. Tante volte vengono ubriachi nel bar. Io mi sto guardando intorno per cambiare lavoro, non voglio restare qua. Spesso vengo al bar da solo per aprire o chiudere e ho paura che mi derubino. Credo che la situazione sia peggiorata da quando stanno facendo ‘pulizia’ in piazzale della Pace, e ora si sono spostati tutti qua”.

“Un’altra volta hanno derubato il mio socio, – continua il titolare – sono entrati hanno preso due birre e sono usciti. Ha cercato di fermarli ma sono pericolosi. Una cameriera ha visto un ragazzo che fumava e stava con un piede dentro al bar e uno fuori. Gli ha detto che non poteva ma non c’è stato niente da fare. Fanno quello che vogliono. Se arrivano le forze dell’ordine scappano ma poi tornano”.

Ma oltre al danno la beffa. Lo scorso 6 aprile il sindaco Pizzarotti ha emesso una ordinanza che imponeva la chiusura del Bar Europa per 15 giorni sostenendo che il posto fosse un pericolo per dipendenti e clienti, troppe risse e spaccio insomma. “Non posso controllare nelle tasche dei miei clienti se hanno un coltello. – si difende il titolare – Non posso controllare e fare sicurezza io. Quando ammazzeranno qualcuno interverranno? Ma non si possono fermare prima? Noi chiamiamo sempre Polizia e Carabinieri, segnaliamo, chiediamo aiuto. E’ ingestibile anche per noi ora. Voglio vendere ma non abbiamo offerte vista la situazione. Abbiamo speso 250 mila ero per il Bar Europa, se chiude sono rovinato”.

Sembra zona franca invece l’area interna alla stazione. Anche se più della metà dei locali sono ancora sfitti, nonostante i lavori di riqualificazione siano terminati nel maggio del 2014. I commercianti non lamentano episodi che li coinvolgono direttamente: “Qui non è mai successo nulla per fortuna – riferisce Alan del Tortelli Cup – Non vendo cose che possono interessare la maggior parte degli stranieri che stazionano qui nel piazzale, non ho le birre economiche che piacciono a loro e ho prevalentemente carne di maiale che i mussulmani non consumano. Ma non è comunque piacevole la situazione neanche per me o i miei clienti”. Dello stesso avviso il titolare della tabaccheria al piano terra, Andrea: “E’ zona di passaggio veloce, non ho mai avuto problemi. Il maggior degrado qui sono le scale mobili rotte da tre mesi però”. E’ infatti le scale non funzionano, come riferiscono anche altri frequentatori, gli ascensori spesso si bloccano e necessitano dell’intervento dei Vigili del Fuoco.

A testimonianza dell’insicurezza numerosi fatti di cronaca. I primi giorni di agosto la squadra Mobile ha arrestato due ragazzi che si sono resi protagonisti di ben 6 episodi tra violenze, rapine, furti. Arrestata anche una coppia di senza tetto che dormiva in stazione e che per due volte hanno rapinato il supermercato Interspar. Solo qualche giorno prima una doppia rissa tra stranieri aveva fatto intervenire la Polizia e la Polfer. Non mancano gli episodi di borseggi e scippi come quello commesso a luglio da una giovane bosniaca appena uscita dal carcere. Ci sono stati altri due arresti per rapina e aggressione da parte della squadra Mobile il 28 giugno: due ragazzi sono stati fermati per aver rapinato la kebbabberia e aggredito il titolare colpendolo con un asta di ferro. Due giovanissimi e un minorenne sono stati invece arrestati per aver rapinato e sequestrato in stazione un 40enne parmigiano: a incastrarli i video delle telecamere di sicurezza. Ma di risse ne è piena la cronaca locale, anche con accoltellamenti e sangue come avvenne lo scorso 28 gennaio tra un 50enne parmigiano e un ragazzo straniero, entrambi alterati dai fumi dell’alcool. Non si contano invece gli arresti per spaccio. All’interno dello scalo ferroviario, dopo il binario 8, vige poi ulteriore degrado più volte segnalato anche dai pendolari. E’ dietro proprio all’ultimo binario che un enorme edificio abbandonato diventa teatro di abuso di droghe e violenze: ci avevamo fatto un giro, scattando delle foto che documentano la situazione dell’ex mensa, circolo ferrovieri ed ex cinema Trento dopo che una prostituta aveva sedotto e rapinato con un complice un 27enne.

Leggi il nostro reportage: Binario 8: ultima chiamata. L’ultimo spettacolo del cinema Trento è il degrado

Cercando di porre un qualche rimedio il Comune di Parma ha vietato, dall’aprile scorso sino al 30 ottobre, la vendita di alcolici dopo le 22. Dall’altra parte le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli e la Polizia Ferroviaria prolungato il presidio sino alle 23 perché nonostante non sia di pertinenza del piazzale si vede rivolgere molte richieste di intervento essendo la stazione più vicina. Tutte misure necessarie che però lasciano ancora sconfortati soprattutto i commercianti e i residenti. Non certo un bel biglietto da visita neanche per i turisti che scendono dal treno trovandosi, talune sere, nel Far West.

(Arianna Belloli)

 

 

 

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