Viaggio all’inferno sul bus numero 7: lettera di un lettore

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Sono un cittadino Colornese, che “sfortunatamente”, oggi, ha dovuto prendere l’autobus per recarsi a Parma.

“Sfortunatamente”, perché, il mio viaggio in autobus è stata una vera e propria odissea. Mi sembrava di essere traghettato da Caronte verso l’inferno. Ma andiamo per ordine. Alle 9:07 di stamane ero alla fermata del bus a Colorno, ad attendere il n. 7. L’autobus è arrivato puntuale alla fermata, e subito ho notato che invece del solito autobus a due scompartimenti, ce n’era uno classico più piccolo. Subito ho pensato che per la chiusura delle scuole, hanno deciso di sostituirli con bus più piccoli, pensando erroneamente, che i passeggeri sarebbero stati pochi. Salito sul bus già quasi pieno ho subito scorto la mancanza dell’aria condizionata. L’aria era già abbastanza pesante e il caldo si faceva sentire, con la conseguente sudorazione dei passeggeri. Durante le varie fermate l’autobus si è riempito all’invero simile, e già davanti al comune di San Polo di Torrile, si è stra caricato di persone. Tutti erano ammassati uno sull’altro. Non c’era alcuna possibilità di movimento, nemmeno di soffiarsi il naso. Le porte del bus sono state bloccate da tantissimi ragazzi di colore, con i loro mega zaini, e da alcune donne coi loro passeggini, che hanno ostruito ogni uscita del mezzo. Ad ogni fermata continuava a salire gente, e nessuno scendeva. Siamo tutti schiacciati come sardine, uno sull’altro come un carro bestiame. Penso che sarebbe stato impossibile per un controllore, poter salire sul bus a verificare i biglietti. Durante il tragitto, la puzza è diventata terrificante. La gente si lamentava del servizio e nessuno ha potuto timbrare il suo biglietto. Avrei voluto bypassare anche io l’obliterazione dello stesso biglietto, visto il servizio così scandente offerto; però da buon cittadino che paga le tasse e ligio ai suoi doveri, ho passato il biglietto al mio vicino di tragedia che con un passamani è riuscito a farmelo timbrare e a farmelo ritornare indietro.

Ho notato diverse donne anziane, ma veramente anziane, che hanno dovuto effettuare tutto il tragitto da Colorno a Parma, in piedi, schiacciate anche loro. Queste povere signore, facevano fatica a respirare e sudavano. E’ stato un mero caso, che nessuno sia svenuto per mancanza di ossigeno.

Sono davvero arrabbiato. Non è tollerabile che un cittadino per bene, che compra il biglietto e paga un servizio, debba viaggiare in un modo così orrido. Molti di noi si reputano ancora degli esseri umani, anche se forse per alcuni non lo siamo.

Vorrei porre all’attenzione dei cittadini del territorio questo increscioso episodio, affinché non si verifichi più. Tenere così tanta gente ammassata in un autobus, non penso sia regolare. Primo per motivi di sicurezza. Non è possibile che vengano bloccate tutte le uniche via di fuga del mezzo. Secondo, che con il caldo che c’è in questo periodo non è possibile che in un autobus da 40 posti al massimo, ci siano oltre 100 persone ammassate come bestie, e senza finestrini aperti, né aria condizionata.

Infine volevo sottolineare la “precisione” con cui il conducente ha svolto il suo lavoro, seguendo le regole, imprescindibilmente dalla quantità di gente presente. Infatti, chi doveva scendere dal bus, era necessariamente, come da regolamento, obbligato a farlo dalle porte centrali. Peccato che per molti, arrivare alle porte centrali per scendere, era impossibile. Nessuno di noi sapeva volare, ed infatti tanti cittadini erano costretti a rimanere loro malgrado sul bus, e a scendere a diverse fermate più avanti da quella necessaria.

La mia segnalazione verrà di certo inoltrata alla TEP, e spero vivamente che questo episodio non si verifichi più, altrimenti sarò costretto a non fruire più di tale servizio; così come tanti cittadini che oggi erano molto arrabbiati.

Grazie

Nicola Scillitani

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