Distributori automatici: caos prezzi. Federconsumatori: “In stazione i più cari”

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Sollecitata da un consumatore che non trovava consoni alcuni prezzi ai distributori dell’Ospedale di Parma, Federconsumatori Parma ha avviato un’indagine sui prezzi dei distributori automatici di alimenti e bevande nei principali punti di ritrovo e di flusso a Parma. L’indagine si è avvalsa della collaborazione di Nathalie Ortiz, studentessa dell’Istituto scolastico I.S.I.S.S. Giordani, in stage presso l’associazione, ed è stata presentata oggi in conferenza stampa dal Presidente di Federconsumtori Parma, Fabrizio Ghidini.

I siti monitorati sono stati 19 per le 10 tipologie di prodotti più diffuse.

L’indagine non menziona le società proprietarie dei distributori in quanto intende piuttosto responsabilizzare i soggetti che ospitano nei propri locali le rivendite perchè contrattino le condizioni migliori per i loro utenti (d’altronde la stessa marca di distributori applica condizioni diverse da a luogo a luogo e in alcuni contratti il soggetto ospitante riceve una percentuale sul venduto).

Un aspetto di cui va tenuto conto riguarda la specificità di ogni luogo; in generale tutti i luoghi esaminati rappresentano mete in cui le persone si recano per adempiere pratiche e obblighi, alcuni in modo particolare, come ad esempio ospedali e scuole, dove il  consumo ai  distributori è quasi  obbligato.

Le variazioni di prezzo per singola consumazione sono notevoli, e si comprendono meglio se le cifre si trasformano in valori percentuali; su alcuni prodotti si va ben oltre il raddoppio del prezzo.

I luoghi più convenienti per i consumatori sono Università Facoltà di economia e le scuole, ad eccezione del Liceo Marconi. Per le scuole, dove il consumo è quotidiano, andrebbe fatta anche una considerazione sulla qualità del cibo offerto ai giovani studenti, vista la prevalenza di bibite gassate, cibi molto dolci o molto salati.

Le strutture ospedaliere e sanitarie si collocano su un livello complessivo di prezzi medio alto con la punta massima presso la clinica Città di Parma.

Inps, Comune di Parma e Questura si posizionano a un buon livello di convenienza, mentre le strutture sindacali a un livello intermedio.

Il distributore della Stazione applica in assoluto i prezzi più elevati, su alcuni prodotti addiruttura esosi.

Guardando complessivamente alla situazione siamo di fronte ad una giungla di prezzi, difficilmente comprensibile agli occhi del consumatore e risultano evidenti notevoli speculazioni approfittando del basso livello di percezione da parte di chi acquista dato il valore unitario modesto della transazione.

Il prossimo anno  la ricerca verrà replicata per cogliere la variazioni dei  prezzi e evidenziare eventuali  rincari  ingiustificati.

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