Coldiretti a Roma per protestare contro Ceta: “Promuove falso made in Italy”

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Ci sarà anche una delegazione di Coldiretti Parma guidata dal Presidente Provinciale Luca Cotti e dal Direttore Alessandro Corsini tra gli agricoltori di Coldiretti dell’Emilia Romagna  che domattina invaderanno piazza Montecitorio a Roma per fermare il trattato di libero scambio con il Canada (CETA) che per la prima volta nella storia dell’Unione Europa accorda a livello internazionale esplicitamente il via libera alle imitazioni dei prodotti italiani più tipici che saranno smascherati per l’occasione, ma che spalanca anche le porte all’invasione di grano duro e a ingenti quantitativi di carne a dazio zero. Insieme a migliaia di agricoltori che da tutte le regioni lasceranno le campagne per invadere la Capitale (#stopCeta) Gli agricoltori emiliano romagnoli, guidati dal presidente regionale, Mauro Tonello, e dal direttore, Marco Allaria Olivieri, saranno affiancati da una folta delegazione di amministratori locali e si ritroveranno in piazza Montecitorio davanti al Parlamento dove sarà in corso la discussione per la ratifica del Trattato.

 

L’iniziativa è della Coldiretti insieme ad un’inedita e importante alleanza con altre organizzazioni (Cgil, Arci, Adusbef, Movimento Consumatori, Legambiente, Greenpeace, Slow Food International, Federconsumatori, Acli Terra e Fair Watch) che si sono date appuntamento mercoledì 5 luglio alle ore 9,30 in Piazza Montecitorio a Roma dove sono attesi rappresentanti delle istituzioni, della politica e della società civile.

 

Sarà divulgato il Dossier Coldiretti sull’impatto del trattato sull’agroalimentare italiano ed esposto per la prima volta il “pacco” con le imitazioni delle specialità nazionali più prestigiose, dai formaggi ai salumi, realizzate in Canada che sarà legittimato a produrre e vendere ai consumatori di tutto il mondo con la ratifica del trattato.

 

Non mancheranno azioni provocatorie a difesa del Made in Italy gravemente minacciato. Sarà presente il presidente di Coldiretti nazionale Roberto Moncalvo.

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