Traversetolo – Un arsenale in cantina e contatti con una banda sarda, Agresti patteggia due anni

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Spaccio di droga, detenzione di armi da guerra, baionette e kalashnikov, in progetto il furto della salma di Enzo Ferrari: una banda con base sarda era finita in manette dopo una lunghissima indagine lo scorso marzo.

RILEGGI: Sgominata banda sarda: traffico di armi da guerra e droga. 5 arresti a Parma. Più di 100 armi nascoste in casa

Arresti anche a Parma e dintorni: a Traversetolo fermati Cesare Agresti e il figlio Stefano accusati di detenere, nascoste in una cantina a Traversetolo, un centinaio di armi da guerra, e obbligo di dimora per Luciano Canu, residente a Montechiarugolo ma di fatto domiciliato a Marano, colpito dalle medesime accuse.

Martedì, Cesare Agresti e Luciano Canu hanno patteggiato davanti al gup Mattia Fiorentini: due anni e sei mesi per Agresti, oltre duemila euro di multa; un anno e dieci mesi per Canu, oltre 1.644 euro di multa. 

Più complesse le posizioni di altri imputati, che si sarebbero occupati della compravendita di armi tramite esponenti dell’esercito e di coprire di droga la Sardegna tramite un giro di stupefacenti che partiva da Parma, ma anche di alcune rapine a furgoni portavalori.

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