Parma Calcio, Marco Ferrari lascia: “Resto come azionista e tifoso. A Luglio Desports nuovo socio al 60%, con loro possibili scenari mai sognati negli ultimi 15 anni “

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E’ iniziata con un buongiorno e grazie da parte sua, è finita tra uno scroscio di applausi e di grazie a lui, la conferenza di Marco Ferrari.

L’ultima, da vice presidente di Parma Calcio 1913. “Lascio – annuncia – resto come azionista e tifoso, ma non come vicepresidente”. Lascia a una società che sta per rinnovarsi, il 60% diventerà cinese, di Desports, il 30% resterà di Nuovo inizio (i magnifici sette, il 10% di Parma Partecipazioni calcistiche.

Le cifre, anche se non le conferma, si aggirano sui tre milioni di euro già versati, altri nove in arrivo, quindici totali.

“Non abbiamo fatto annunci pubblici prima perché abbiamo cercato di concentrare le energie di tutti sui playoff, che grazie allo straordinario impegno dei giocatori e al fantastico lavoro di mister, direttore e staff – che si sono dimostrati più forti anche di ogni “distrazione” esterna – hanno avuto il fantastico epilogo che abbiamo festeggiato sabato – spiega Ferrari.

Due anni e mezzo fa abbiamo iniziato un cammino, un viaggio. Perché ci fosse una reazione d’orgoglio dopo l’umiliazione del  fallimento. Perché la città tornasse ad essere fiera della sua squadra e si ricreasse un legame forte tra club e comunità cittadina. Tutti insieme abbiamo ritenuto necessario– anche alla luce delle possibili alternative in campo – che fosse doveroso un impegno in prima persona dell’imprenditoria parmigiana. Parma – attraverso un progetto di impegno collettivo – doveva farsi carico della propria squadra di calcio e dimostrare di poter fare calcio in modo serio.

Crediamo di esserci riusciti,  ma al tempo stesso eravamo pienamente consapevoli che un progetto basato su una divisione paritaria del pacchetto di maggioranza tra 7 soci, poteva essere funzionale ad avviare la rinascita, ma con l’aumentare della quantità e qualità delle decisioni da prendere, sarebbe stato necessario identificare un socio di riferimento per il  medio-lungo periodo.

Da molti mesi abbiamo lavorato in questa direzione. Inizialmente abbiamo cercato di capire se questa seconda fase potesse realizzarsi con un’aggregazione intorno ad un azionista di maggioranza locale, ma per diversi motivi, abbiamo capito che per crescere avevamo bisogno di un partner esterno.

Non solo o non tanto per un discorso economico, ma soprattutto per un discorso di focus. Al di là di ogni tema legato alla sovraesposizione mediatica che il calcio porta e che non è particolarmente ricercata dagli attuali soci, è difficile impegnarti nel calcio “vero”, quello di Serie B o di Serie A, se di lavoro fai tutt’altro. E siamo giunti alla conclusione che per garantire al Parma Calcio un futuro brillante ed ambizioso nei prossimi anni,  il partner ideale avrebbe dovuto avere lo “sport business” al centro delle proprie attività.

Abbiamo identificato questo partner – attraverso numerosi incontri che si sono susseguiti nei mesi scorsi – in Jiang Lizhang, Presidente del Gruppo Desports. Lizhang è un brillante imprenditore cinese, internazionale e contemporaneo. A soli 37 anni, è stato indicato l’anno scorso tra i 3 imprenditori dell’anno nello sport business cinese, insieme a Jindong Zhang di Suning e la leggenda del basket Yao Ming.

La sua azienda, il Gruppo Desports, fa parte di una conglomerata, quotata alla borsa di Shangai che si occupa di diritti sportivi – ad esempio hanno recentemente acquisito i diritti della Champions per la Cina sino al 2021 e acquistato la società che detiene i diritti della Premiership inglese per il territorio asiatico –  e di sport business. Sono recentemente entrati come azionisti di minoranza nella franchigia di NBA Minnesota Timberwolves ed hanno acquisito il Granada in Spagna dalla famiglia Pozzo e il club di Superleague Chongqing Lifan in Cina, oltre ad altre operazioni in corso di esecuzione.

Sono un Gruppo estremamente solido ed affidabile, in grande e rapida crescita e siamo onorati che Jiang Lizhang abbia deciso di investire nel Parma, che in Asia ha ancora un brand internazionale molto forte. Crediamo che l’accordo in corso di esecuzione  permetta al Parma Calcio un salto di qualità notevole, identificando un azionista di riferimento estremamente solido, totalmente focalizzato sull’imprenditoria sportiva ed intenzionato ad investire in modo consistente nel club per i prossimi anni. Credo che potranno regalare alla squadra scenari e traguardi solo sognati negli ultimi 15 anni. 

Al tempo stesso questo ingresso avviene rispettando i principi cardine di multiproprietà e controlli incrociati, onde evitare nuovi fallimenti, con una componente parmigiana determinante e con accordi di governance e garanzia che oltre a prevedere una transizione soft a livello gestionale, vincoleranno le decisioni essenziali riguardanti il club al consenso della quota locale.

La prima fase dell’operazione si è completata nelle scorse settimane, con l’ingresso del nuovo socio con un aumento di capitale che lo ha portato ad una quota di minoranza del 30%.  La finalizzazione dell’operazione è prevista per la prima settimana di Luglio, con l’aumento della sua quota al 60%,  il passaggio di Nuovo Inizio al 30%. Parma Partecipazioni Calcistiche – come già comunicato – rimarrà al 10% e avrà il diritto di mantenere questa quota per i prossimi 5 anni, indipendentemente dai futuri aumenti di capitale. Parallelamente verrà effettuata dal nuovo socio un importante iniezione di capitale nelle casse del Parma Calcio, che lo rafforzerà patrimonialmente in modo consistente.

Tutti i soci attualmente presenti in Nuovo Inizio rimarranno e daranno il loro contributo allo sviluppo della società, che verrà guidata da un board di 9 membri: 3 membri di Nuovo Inizio e uno di Ppc, sei del nuovo gruppo incluso LiZhang che dovrebbe essere presidente. Ci saranno due vicepresidenti in società: uno sarà Hernan Crespo, garante di qualcuno che ama questa società, l’altro sarà espressione di Nuovo Inizio che presto sarà nominato in una riunione. Il CDA avrà un ruolo chiave, con alcune materie – in particolare quelle legate al rapporto tra la squadra e la città a partire dalle maglie di gioco o a decisioni ed interventi su Stadio Tardini o Centro Sportivo – che richiederanno maggioranze qualificate (7 consiglieri su 9).

Ci sarà assoluta continuità dal punto del vista del management sia aziendale che sportivo, non solo perché parte di un accordo di gestione, ma perché  l’eccellente lavoro di Roberto D’Aversa, Daniele Faggiano e Luca Carra, ciascuno nel proprio ambito, è stato apprezzato anche dai nuovi azionisti.  Hernan Crespo,  indimenticato crociato del secolo e “parmigiano” di adozione, rappresenterà i nuovi soci in consiglio ricoprendo il ruolo di Vicepresidente, con delega alla supervisione tecnica. Si occuperà di campo, non di conti.

In tutta sincerità, credo sinceramente che questo ingresso, circondato da persone che amano il Parma come Hernan e supportato dall’attuale management,  possa aprire per la nostra squadra scenari di crescita inediti rispetto agli ultimi 15 anni e rappresentare anche una grande opportunità extra-calcistica da cogliere per tutta la città. E’ giusto essere fortemente legati ai valori del passato, ma in un mondo che cambia in fretta, non bisogna avere troppa paura delle cose nuove. 

La prima settimana di Luglio, Jiang Lizhang sarà a Parma per chiudere l’operazione e presentare alla città il suo Gruppo e i suoi progetti.

L’impegno di questi due anni è mezzo è stato per me straordinariamente intenso.  Al tempo stesso, credo che da ora in avanti la mia persona non sia più – se mai lo è stata –  indispensabile alla buona riuscita del progetto.  Molte delle idee che mi ero ripromesso di portare avanti in questo progetto – dalla multiproprietà a regole di governance rigide, dalla riscoperta dell’identità con progetti come il Museo ad un rapporto più intenso con la nostra comunità, dalla ripartenza del settore giovanile all’attivazione di sinergie con altri attori del territorio –  sono state infatti realizzate o incubate, parallelamente al raggiungimento dei risultati sportivi. Oggi, dopo soli 2 anni, il Parma Calcio è ritornato dove era sportivamente retrocesso prima del fallimento. Ora calma, non si deve avere troppa fretta o si richiano embolie.

Credo davvero che il  mio compito sia finito e che ora sia giusto lasciare spazio a nuove competenze ed entusiasmi,  ritornando a dedicare a tempo pieno le mie energie al mio lavoro “vero” e alla mia famiglia, che mi ha supportato con pazienza in questa esperienza.  Per questo motivo non ricoprirò cariche nel nuovo CdA, pur continuando a rimanere vicino a società e squadra come azionista e come tifoso.

 

Su Orari delle gare, Stadio, Centro Sportivo di Collecchio – “Non si è ancora parlato di partite e di orari con i cinesi, so che Milan e Inter trattano per giocare alle 12,30, orario vantaggioso per il fuso orientale, vedremo. 

Lo stadio? Non siamo entrati nel dettaglio, il Tardini rappresenta una grande opportunità per chiunque voglia investire. Sarebbe il punto di arrivo nella realtà Parma, se venisse ristrutturato diventerebbe un gioiellino.

Il centro sportivo di Collecchio è stato sempre uno degli obiettivi della società. Non so se ci saranno i tempi tecnici per comprarlo subito, ma non credo che ci sia l’intenzione da parte di nessuno di tenerlo in ballo in un tempo indefinito”.

Sulla partita di Ancona, e alcune illazioni uscite sul sito Emiliagol e “girate” su Facebook di una presunta condanna di Calaiò e tre punti di penalizzazione al Parma:  Facebook non è il bar, non possiamo pensare di svegliarci la mattina e dire la nostra. Credo che ci sia abbastanza inconsapevolezza sul come si utilizza lo strumento e che fini abbia. Il Parma non ha sostanzialmente ricevuto nessuna comunicazione, c’è un’indagine aperta, anche io sono stato ascoltato come tutti i tesserati del Parma. Ho le mie idee e molto chiare su quella partita. E’ stata fatta un’accusa umiliante per questo gruppo che però ha dato una risposta importantissima”.

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