Servizi per l’infanzia, Alfieri: “Se sarò sindaco rivedrò le tariffe”

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«Tutti i bambini devono avere la possibilità di andare al nido, è nei primi anni che si forma la personalità. Rivedremo le tariffe dei servizi per l’infanzia perché sono convinto che tutti i bambini devono avere la possibilità di frequentare l’asilo nido e la scuola per l’infanzia».

Luigi Alfieri, candidato sindaco della lista civica Alfieri per Parma, insiste sulla necessità di pensare ai più piccoli e ai loro genitori. «Stare in comunità, fin dai primi anni di vita, consente di sviluppare migliori capacità relazionali: il confrontarsi con i pari incide profondamente sui bambini e ne forgia le caratteristiche – spiega Alfieri. Solo così possiamo pensare di educare al rispetto per gli altri, alla differenza, e lavorare per una vera integrazione.

Per questo è necessario rivedere i costi e andare incontro alle famiglie: tariffe differenziate e progressive a seconda del reddito, ma soprattutto più basse rispetto ad oggi. Non è pensabile che Parma sia più costosa delle città vicine, come Reggio Emilia – prosegue il candidato di Alfieri per Parma-. Questo costringe le famiglie a tenere i figli a casa, impone alle donne di non lavorare o addirittura di non cercare lavoro.

E ciò produce impoverimento per le famiglie, economico ma anche relazionale: non mandare i propri figli all’asilo nido ha molte conseguenze negative. Bisogna, quindi, fare di tutto per incentivare la frequenza, con un occhio alla crescita dei più piccoli e al benessere delle famiglie».

La proposta riguarda anche l’abbattimento delle liste d’attesa e l’avvio di un progetto sperimentale per l’asilo nido aperto 24 ore su 24. «Ormai è risaputo: i servizi comunali non rispondono più alle esigenze delle famiglie, a partire dagli orari di apertura che non soddisfano richieste sempre più differenziate dovute a lavori precari soprattutto delle donne. Sperimentazione quindi e attenzione ai bisogni delle famiglie. In questo modo – ha concluso Alfieri – si costruisce una città in cui i bambini di oggi, donne e uomini di domani, possono stare bene e crescere diventando cittadini consapevoli».

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