Cappato con Effetto Parma e Radicali: “Parma modello europeo: ecco la nostra proposta”

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“Vogliamo fare di Parma un punto di riferimento anche in termini di misurazione dei servizi per il cittadino, intraprendendo un percorso verso un modello europeo di città che pone al centro le esigenze delle persone e le risposte concrete delle istituzioni”.
Parte da questa visione la proposta presentata oggi da Effetto Parma e dai Radicali Italiani di un sistema di misurazione dei servizi e di partecipazione che valorizzi il ruolo delle città verso un modello federalista europeo e municipale.

“All’interno di un percorso di internazionalizzazione – ha esordito il candidato sindaco Federico Pizzarotti – che ha visto la nostra città diventare modello per la raccolta rifiuti, la mobilità sostenibile e per attrattività, adesso vogliamo proseguire un cammino che faccia di Parma un riferimento per la qualità della vita e dei servizi anche in termini di misurazione e controllo. Significa essere competitivi, mettere al centro la soddisfazione dei cittadini e portare avanti un dialogo europeo già avviato con tante altre città a livello internazionale. Un vantaggio a 360 gradi, anche per la capacità di concorrere ai bandi europei e attrarre importanti fondi per la nostra città.”

Un intento che non rimane astratto ma si traduce concretamente, tramite strumenti volti a ridurre la distanza generatasi tra Istituzioni e cittadini.


“Mentre tutti si riempiono la bocca di civismo perché si vergognano dei partiti e ovunque nascono finte liste civiche – ha dichiarato Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni -, qui abbiamo un sindaco che è rimasto civico, proseguendo coeso con il suo gruppo e dicendo no agli interessi di partito. Tra i Radicali e l’amministrazione Pizzarotti c’è stata attenzione reciproca in questi anni e lo dimostra la collaborazione su tante iniziative volte a colmare le lacune dei governi. Emblematici sono i temi del testamento biologico, delle unioni civili, della legalizzazione della cannabis contro il monopolio delle mafie o la recente adesione di Effetto Parma alla proposta di legge “Ero straniero”. Oggi proseguiamo questo dialogo sul tema della sovranità cittadina. Insieme vogliamo lanciare da Parma una rete di città federaliste europee perché crediamo che, in questo blocco in cui si trova l’Europa, le città possano unirsi per creare un collegamento tra i sindaci in una strategia di città transnazionali ed europee”.
Oggi, infatti, alle amministrazioni comunali sono state affidate molte delle grandi sfide, dai servizi pubblici essenziali, all’ambiente, passando per il clima, lo sviluppo economico-finanziario, l’immigrazione, la povertà. “Le città sono chiamate a dare risposte vere – ha proseguito Marco Maria Freddi, candidato radicale di Effetto Parma -. Devono essere la cellula pulsante capace di rivedere un processo politico che va nella direzione di garantire maggiore trasparenza nella vita pubblica, un controllo democratico più incisivo e l’elaborazione di un vero progetto politico delle città ed in Europa.”

A partire da atti concreti e strumenti di controllo e di partecipazione, come illustrato da Valerio Federico, membro della direzione nazionale di Radicali Italiani. “Proponiamo un portale qualità affinché i cittadini possano conoscere la qualità dei servizi percepita e quella effettiva, misurate sulla base di indicatori oggettivi. In merito alle società partecipate, proponiamo un monitoraggio economico-finanziario non solo a consuntivo ma trimestrale per individuare in corso d’opera l’andamento dei costi e della gestione e certificare espliciti correttivi e azioni svolte.”

L’obiettivo è superare la politica dei proclami e delle promesse e far sì che siano indicatori chiari e oggettivi a permettere ai cittadini di valutare la qualità dei servizi della pubblica amministrazione. Si tratta di un percorso che Parma ha già avviato durante il mandato dell’attuale amministrazione per rendere agevoli le tematiche referendarie anche a livello comunale, spaziando da temi legati alle libertà individuali alla partecipazione alla cosa pubblica, come avvenuto con l’adesione progetto Urbes e con l’elaborazione della Relazione di bilancio di fine mandato.

 

 

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