Il PD e Scarpa, scenari e ironia sul web by…Priamo Bocchi

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Priamo Bocchi, candidato al consiglio comunale per la lista di Fratelli d’Italia in appoggio alla candidatura a sindaco di Laura Cavandoli, racconta, con tagliente ironia, un immaginifico dialogo tra Paolo Scarpa, candidato sindaco del centro sinistra unito, e Lorenzo Lavagetto, segretario cittadino del PD e capolista dem a sostegno proprio dello stesso Scarpa, secondo indiscrezioni fortemente voluto dalla sua famiglia, erede di Stefano, sindaco del PC prima dell’era Ubaldi.

Giusto per….sdrammatizzare un po, e prendere queste amministrative (da lacrime) con un po’ di ironia…

“Ultimi preparativi per la manifestazione del centro sinistra a sostegno di Scarpa, in programma questa sera al cinema Astra e dal titolo “Stai a vedere che anche stavolta la prendiamo nel bombardino”.

– Allora Lorenzo, tutto a posto per questa sera?
– Sì, ingegnere, ci siamo quasi.
– Bene. Mi raccomando la prima fila: voglio il disabile in carrozzina, la donna col velo in testa e un negr… un nero, un africano insomma… però uno eh, non di più… che si veda che siamo tolleranti e accoglienti ma che la gente poi non si allarmi troppo. E che non venga in ciabatte come l’ultima volta.
– Sì, sì, stia tranquillo, ingegnere. Per la canzone iniziale va bene “Bella Ciao”?
– Sì, sì, va bene, va bene. Quella va sempre bene.
– Bene ingegnere. E per i manifesti come facciamo?
– Fate sparire assolutamente tutti quelli col simbolo del PD, anche bandiere, striscioni, via, via tutto! Solo la mia faccia sorridente si deve vedere, per l’amor del cielo! Se no qui faccio la fine di Bernazzoli!
– Va bene, come vuole ingegnere. Tireremo fuori tutto dal 12 giugno allora…
– Eh, speriamo… Senti e per la disposizione dei posti a sedere tutto ok?
– Tutto ok ingegnere, come ha detto lei. Arcigay, Arcilesbica e Famiglie Arcobaleno in fondo a sinistra, lontani dai cattolici.
– E Ghiretti?
– Ghiretti non viene, è ancora al Corecom…
– Va bene… mi raccomando però di non mettere Laguardia vicino a Zoni e Pellacini, eh?
– No, no, tutto a posto. Loro li mettiamo davanti. proprio in mezzo ai radical chic.
– Perché, ne abbiamo?
– E’ pieno ingegnere, stanno tutti con noi; sa di quelli che si dicono tolleranti, aperti, accoglienti, democratici e multiculturali perché l’immigrazione mica li sfiora: loro hanno i figli alla scuola privata o a Londra a fare l’Erasmus; quelli che la cucina probiotico-vegana cinese poi è una delizia e se non ci fossero la colf filippina e la badante moldava dal nonò che è tanto brava e cara… Piuttosto lei si è ripassato il discorso?
– Sì, sì… vediamo… coesione… fragilità sociali… accoglienza… democratici… antifascismo… i più deboli… medaglia d’oro della Resistenza… uguaglianza… diritti… eccellenze… territorio… sostenibilità…
– Perfetto.
– Caritas, Banche, intellettualoni, Fondazioni, sindacati, Circoli Arci, Finte Onlus?
– Ci saranno tutti, tranquillo, hanno già i posti riservati.
– Ah, un ultima cosa, e il popolo l’abbiamo invitato?
– Il che?
– Il popolo, Lorenzo, il popolo!
– Ah… intende il popolo? Ingegnere, le ricordo che il Partito Democratico e la sinistra hanno divorziato da tempo con il popolo. Quello sta dall’altra parte, coi puzzoni, con i rozzi, coi fassisti, quelli che per l’appunto chiamano i populisti.
– Ah è vero, che sciocco. Va bene, ci vediamo stasera”.

(liberamente copiato dal profilo Facebook)

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