Legge elettorale tedesca? Secondo Romanini (Pd): “Una cagata pazzesca”

0

Dure critiche dei deputati e senatori PD sulla nuova legge elettorale che dovrebbe riprendere il sistema tedesco che troverebbe un accordo tra PD, Forza Italia e M5s. Per l’Emilia Romagna sarebbero attribuiti 46 seggi alla Camera e 22 al Senato, la metà dei seggi assegnata con sistema uninominale. Un seggio andrebbe automaticamente assegnato al capolista bloccato. La critica è che i 23 collegi uninominali della Camera, per esempio, andrebbero quasi sicuramente al PD, troppi. Ma nei collegi dove il PD risulta da tempo più debole, come Parma e Piacenza, si rischia che nessun candidato finisca a Roma.

“Dai commenti emerge il nodo dei collegi uninominali maggioritari, i cui vincitori potrebbero non entrare in Parlamento. – lo spiega Giorgio Pagliari, senatore PD -E si evidenzia anche che in determinate circoscrizioni ci sarebbero collegi destinati a non determinare mai l’elezione del proprio vincitore, perché questi non rientrerebbe mai tra i migliori vincenti, che soli, in virtù della assegnazione su base proporzionale, risulterebbero eletti.”

“Il problema costituzionale è, a mio parere, chiaro: – continua il senatore- il voto dell’elettore non può non essere determinante, come ha ribadito la Corte Costituzionale con la sentenza 1/2014. Un correttivo va, dunque, introdotto.  Spero che la soluzione venga prontamente trovata, attraverso la distinzione tra l’elezione proporzionale e quella maggioritaria, come anche la legge tedesca, definita più o meno appropriatamente come modello di riferimento, stabilisce. Di certo, stante il vincolo della nostra Costituzione sul numero di deputati e senatori, la soluzione dovrà essere originale rispetto a quella tedesca.  Spero che, nel corso dei lavori parlamentari, il nodo venga positivamente risolto.”

Secondo il deputato Giuseppe Romanini (Pd), “dopo 24 ore (è stata depositata ieri a quest’ora) di approfondimento sul testo della legge elettorale, che alla Camera un largo schieramento vuole approvare già la prossima settimana, la considerazione è questa ‘non era bello il porcellum, non era bello l’italicum, non era bello il consultellum e nemmeno il rosatellum ma questa qui è veramente una cagata pazzesca’. Spero in un moto di resipiscenza generale”.
Patrizia Maestri sarebbe una di quelle che rischia la “sconfitta”  non aggiudicandosi la poltrona: “È diabolico, assurdo. Alla fine anche questa volta l’elettore non decide nulla”

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here