Teleriscaldamento, Ghiretti: “Pizzarotti dà ragione a Cantone? Non nella lettera ufficiale”

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“Il sindaco Pizzarotti, evidentemente punto nel vivo sulla vicenda della proprietà delle reti del Teleriscaldamento, tenta una giravolta di quelle estreme che solo l’uomo che aveva promesso di chiudere l’inceneritore poteva pensare di fare. Sul suo profilo Facebook scrive infatti che “Noi siamo convinti che abbia ragione Anac: la rete di teleriscaldamento deve essere pubblica””.

Roberto Ghiretti, candidato consigliere per Paolo Scarpa sindaco, torna sulla questione teleriscaldamento e fornisce una versione diversa sulla posizione del sindaco Pizzarotti verso Anac:

“A più di un anno dalla deliberazione di Anac questa è la prima volta che sento il Sindaco ammettere che Cantone ha ragione. Ben diverso era il tenore della risposta ufficiale inviata all’Anac, nella quale si legge testualmente: “Nonostante il profondo rispetto che il Comune di Parma nutre per questa spettabile Autorità, non è posto dar seguito a quanto indicato nel parere n. 14 del 04.02.2015 […] dovendo concludere che le reti di teleriscaldamento nel territorio comunale, non possono essere considerate opere pubbliche”.

E come dimenticare l’atteggiamento tenuto in Consiglio comunale quando il Sindaco ci sciorinava lezioncine sul fatto che “l’Anac non fa leggi ma interpretazioni”, come se questo potesse essere meno vincolante. Un’ipotesi sulla quale ancora fa affidamento visto che scrive: “servirà un lungo lavoro di mediazione e impegno istituzionale, al quale non ci sottrarremo”.

Sarebbe interessante capire su quali basi il Sindaco ritiene di poter svolgere un lavoro di mediazione e, sopratutto a favore di chi? Perché a questo punto il dubbio è legittimo, dopo aver negato per oltre un anno l’evidenza. Per non parlare poi delle donazioni liberali da quasi 800mila euro accettate senza battere ciglio, o del bando per l’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti che, nonostante fosse scaduto nel 2014, alla fine non si è fatto. A questo punto il dubbio che Pizzarotti sia più vicino idealmente a Iren che a Cantone mi pare possa essere più che legittimo. E il fatto che intenda andare davanti a un giudice per mediare e non per vincere un contenzioso mi pare un’altra spia di un atteggiamento sostanzialmente sbagliato, un po’ come quello di una squadra che scenda in campo per pareggiare e non per vincere.

Concludo con una riflessione sull’accorato finale con sui il Sindaco chiude il suo post, promettendo serietà. Ecco, caro Pizzarotti, il tempo per dimostrare serietà è scaduto, così come il tempo per dimostrare una volontà di trasparenza. Sono due temi sui quali ha avuto 5 anni per dimostrare sul campo, fattivamente, qualcosa. Adesso non basta promettere serietà per il futuro, ora è giunto il momento di ritirarsi in buon ordine e lasciare che questo pasticcio lo risolva qualcuno che non solo dimostri serietà, ma sia libero da legami di qualsiasi tipo, che abbia le mani libere per andare di fronte a un giudice e ristabilire la verità su questa vicenda. Esattamente ciò che lei non ha fatto dal 2012 ad oggi”.

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