In corsivo – Elezioni a Parma: tutto quello che non vorremmo vedere (sui social e non)

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Colpi bassi, accuse infamanti, polemiche inutili, denunce, commenti provocatori, battaglie a suon di like sui social: tutto questo è la campagna elettorale 2017 a Parma.

E dopo la polemica sul cartellone enorme con la faccia di Pizzarotti, che ha fatto indignare Paolo Scarpa, arrivano altre “perle” che non vorremmo vedere.

Osservazioni certo, ma fino a quanto sono utili alla propria campagna elettorale? I parmigiani non saranno ormai stanchi di chiacchiere sterili?

Iniziamo con l’ultima polemica di Laura Cavandoli, candidata sindaco del centro destra.

L’avvocato denuncia giustamente un errore da parte degli “attacca manifesti elettorali”, gli operatori del Comune di Parma che incollano i manifesti insomma.

Fogli troppo grandi che, sovrapposti per permettere lo stesso l’affissione, tagliano il nome della candidata. Disappunto condivisibile, ma da qui ad accusare la stessa amministrazione, lo stesso Pizzarotti, di non aver a cuore la democrazia ce ne passa. L’ultima accusa arriva dal candidato di Fratelli d’Italia, Domenico Muollo.

Si passa poi al PD e ai suoi simpatizzanti che, facendo pubblicità gratuita a pizzeria e candidato, denunciano alla stampa locale i volantini che arrivano a casa quando ordini la pizza d’asporto da Tonino, noto locale di via Emilio Lepido.

Anche gli imprenditori locali hanno delle preferenze elettorali, condivisibili e non. Gliene facciamo una colpa? Pizzarotti sarà infatti ospite di Tonino giovedì sera, ma del resto anche un altro candidato terrà un banchetto dentro a un supermercato del quartiere San Leonardo. Ognuno raccoglie gli appoggi che ha.

 

Dulcis in fundo, Paolo Scarpa, candidato della coalizione PD e civici, compra gli annunci su Google. Nulla di riprovevole, anzi. Ma comprarli per la digitazione del nome dell’avversario sembra un colpo un po’ basso. Decisamente basso.

Ma non solo scrivendo Federico Pizzarotti, Pizzarotti 2017 e altri, spunta fuori il sito di Scarpa. L’annuncio compare anche quando si scrive…Cinzia Piastri, la moglie del sindaco. Ma perché?

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