Elezioni- Proposte associazioni di consumatori. I candidati sindaco rispondono

0

Per la prima volta, le principali Associazioni dei consumatori di Parma, Confconsumatori e Federconsumatori, in vista delle elezioni comunali, hanno sottoposto alcuni quesiti e proposte ai candidati sindaco sui diritti degli utenti e consumatori.

Oggi, 25 maggio, presso la sede di via Mazzini erano presenti i candidati Ettore Menno (PCI), Laura Cavandoli (Centro destra), Laura Bergamini (PC), Caterina Bonetti, giovane candidata consigliera nella lista di Paolo Scarpa (PD e civici), Luigi Alfieri (Alfieri per Parma), Daniele Ghirarduzzi (M5s) e Pia Russo (La nuova voce di Parma).

Il 7 novembre 2014 le Associazioni dei consumatori hanno sottoscritto un importante Accordo Quadro con il Comune di Parma, il primo in Regione e tra i primi in Italia. Si è trattato di un atto politico importante che ha funzionato parzialmente essendo mancata la consultazione di carattere preventivo. Il primo punto delle proposte è quindi la necessità che il confronto con le associazioni dei consumatori diventi un’attività ordinaria per l’Amministrazione comunale. Ma le proposte delle associazioni di interesse puntano al futuro e alla risoluzione di alcune problematiche.

Per prima cosa le associazioni chiedono una delega specifica in Giunta Comunale alle politiche per i consumatori e gli utenti e una voce di bilancio che crei un capitolo spese delle “politiche per i consumatori”.

Ecco i punti e richieste di FederConsumatori e ConfConsumatori e relativi interventi dei presenti:

 

Educazione e formazione al consumo critico.

Il Comune di impegna nella promozione, d’intesa e con il coinvolgimento delle associazioni dei consumatori, di progetti di educazione al consumo responsabile e critico. In particolare occorre lavorare su progetti che coinvolgano le scuole.

D’accordo tutti i candidati su una maggiore educazione e sensibilizzazione nelle scuole per il consumo critico, prima di tutto per l’alimentazione.  Ghirarduzzi ha fatto notare tuttavia come l’educazione non debba limitarsi solo nelle scuole primarie ma che debba espandersi anche ad adulti e anziani. Il candidato pentastellato ha ricordato anche ciò che già l’amministrazione sta facendo nelle scuole attraverso, per esempio, il biologico nelle mense e l’acqua in brocca.

La candidata Bergamini sottolinea come sia inaccettabile la diseguaglianza sociale nell’accesso ai prodotto “sani”: “L’alimentazione sana, biologica, non deve più essere solo per le élite. Bisogna sostenere i circuiti virtuosi che permettano il libero accesso a questi prodotti per tutti, anche a chi ha difficoltà economiche”. Alfieri vorrebbe introdurre associazioni di microcredito che facciano da intermediarie tra banche e utenti e che aiutino nella corretta gestione delle spesa famigliari perché “ci sono molte persone che non sono capaci di gestire i soldi”.

Multe, righe blu e parcheggi

Da strumento (indispensabile) per la sicurezza stradale, le multe si trasformate in mezzo per rimpinguare le casse dell’Ente.  Servono maggiori campagne educative. In molte zone i parcheggi in righe blu sono saturi, l’effetto deterrente dell’uso delle auto private è fallito. A questo punto occorre pensare politiche alternative per incentivare l’uso del trasporto pubblico. I parcheggi coperti hanno tariffe eccessivamente elevate.

Sulla questione che le multe non debbano fare da tesoretto del Comune c’è l’unanimità. Cavandoli ritiene che esse siano tuttavia necessarie e che vadano applicate a tutte le infrazioni, anche per i ciclisti. Opinione condivisa da Ghirarduzzi che vorrebbe la reintroduzione degli spazi per l’educazione stradale degli studenti; parcheggi custoditi per le biciclette e l’avvicinamento al centro dei parcheggi scambiatore: “Noi faremo di tutto per far sciogliere Infomobility mantenendo i posti di lavoro”.

“Non hanno tuttavia ragione d’essere – ha continuato la candidata della Lega Nord – quelle nelle zone come l’Ospedale dove anche la viabilità andrebbe rivista. Da quando poi c’è convenzione comunale con Infomobility impensabile la prima mezzora gratuita per i parcheggi”. Manno si dice favorevole alle Zone 30 e ricorda le sue interrogazioni in Consiglio Comunale per il rispetto delle quote di parcheggi gratuiti che “oggi non ci sono”. Bonetti, candidata con Scarpa, ritiene che la prima mezzora di parcheggio gratuito sia necessaria per favorire il commercio in città e non favorire i Centri Commerciali.

Tariffe servizi pubblici,  imposte comunali. Acqua luce e gas

Vanno abbassate le rette per servizi educativi all’infanzia. Ma una disamina va fatta su tutte le tariffe di competenza diretta e indiretta del Comune. Anche del servizio di trasporto locale. Raggiunta la messa in sicurezza dei conti del Comune è necessario prevedere un alleggerimento almeno per alcune imposte e rimodularle per alcune fasce di reddito. 

 

E’ importante confermare, anche per il futuro, gli stanziamenti per i cittadini in difficoltà a fare fronte ai pagamenti di energia elettrica, gas, acqua. Attraverso l’incrocio dei dati può essere facilitato l’accesso a determinate prestazioni quali bonus energia e a breve il bonus idrico.

I candidati sono unanimi anche sulla necessità di dover abbassare le tariffe dei servizi pubblici, in particolare per quella sulle scuole d’infanzia. “Le imposte vanno ridotte sicuramente, – sostiene Cavandoli – come del resto diceva anche l’assessore Capelli. Il grosso problema è l’evasione”. Bonetti concorda “è necessaria perché c’è un obiettivo aumento di povertà”. “Servono tariffe accessibili e con sistema di progressività”, condivide Bergamini che aggiunge come il Comune dovrebbe avere parte molto più attiva nel recupero crediti che aiuterebbe a  combattere il lavoro in nero.

Pia Russo sostiene che Pizzarotti abbia “ucciso il sistema welfare. Privatizzato i servizi affidando ad Asp Personam competenze che potevano essere di uffici comunali. Ha tolto assistenza agli anziani e disabili. I servizi devono tornare al pubblico: partendo dall’aeroporto sino alla ristorazione nelle scuole”. D’accordo Manno, Ghirarduzzi, Alfieri, Bergamini che vorrebbe il ritorno della gestione totalmente pubblica dei servizi. “I servizi non devono essere in mano a Spa – dichiara Alfieri – perchè i privati vogliono guadagnare ma non bisogna lucrare sui servizi pubblici. L’ostacolo sono le società come Iren per cui Comune ha interesse a guadagnare perchè essendo socio ritira gli utili”.

“Non è vero che Parma è costretta ad essere assoggettata ad Atersir – dichiara Ghirarduzzi – ne è esempio quello che ha fatto il sindaco di Berceto Lucchi. Io vorrei eliminare le società partecipate affidando i compiti ad uffici comunali. Il M5s è l’unica forza politica che potrebbe farlo, Da destra a sinistra son tutti d’accordo con le privatizzazioni”.

Cavandoli auspica, anche se non ritiene la manovra facile, che nel 2025 si possa creare una società di Parma e Provincia per la gestione pubblica dell’acqua.

Rifiuti

E’ necessario proseguire nel percorso positivo di abbassamento delle tariffe, forme più flessibili di raccolta, campagne d’informazione in modo che gli utenti non siano portati all’abbandono dei sacchetti. 

Secondo i presenti la raccolta differenziata va rivista. Alfieri ricorda il problema “dell’appalto sui rifiuti scaduto nel 2014. Un nuovo appalto vinto da Iren ci costringerebbe ancora alla raccolta porta a porta che porta problemi di degrado e igiene”. Ghirarduzzi propone servizio in house dove siano i cittadini ad essere pagati per consegnare correttamente i rifiuti differenziati e non viceversa. Pia Russo propone cassonetti esterni e cittadini dotati di tessera per cui, a ogni conferimento differenziato, si ottenga uno sconto sulla Tari.

Gioco d’azzardo

Occorrono scelte che vadano nella riduzione di una sensibile riduzione dell’offerta di gioco, attraverso la riduzione delle fasce di apertura delle sale gioco specializzate e incentivando i pubblici esercizi a dismettere le slot, sfruttando le risorse messe a disposizione dalla Regione ma anche prevedendo la messa in campo di risorse proprie.

I candidati sono d’accordo sul disincentivare il gioco d’azzardo e incentivare i controlli. Bonetti ricorda come ci “siano centri che si spacciano per ricreativi e poi nascondono slot machine e spesso non vengono scoperti”.

Trasporto pubblico urbano

Parma, per evidenti errori politici, ha perso la storica azienda locale dei trasporti. A breve ci si dovrà misurare con la nuova realtà di BUSITALIA e non mancano le incognite. Le Associazioni dei consumatori apriranno appena possibile un confronto con la nuova azienda per discutere una nuova Carta dei servizi e sulla qualità del servizio futuro. Sarebbe utile, soprattutto nella fase di avvio della nuova gestione, istituire un Tavolo di monitoraggio promosso dal Comune di Parma e dalla provincia con tutti gli stakeholder del servizio.

Sul trasporto pubblico Alfieri si auspica che ci sia una vigilanza attenta sullo standard dei servizi  e che si approfitti di BusItalia per migliorare, “necessario l’aumento delle frequenze degli autobus anche nelle ore notturne. Un servizio che verrebbe usato soprattutto per gli studenti fuori sede e che aiuterebbe Parma a tornare attrattiva per gli studenti”. Ghirarduzzi propone servizi come il biglietto giornaliero per il sabato

 

Servizio taxi

Per alcune fasce orario, per alcune zone non servite dai mezzi pubblici si possono prevedere delle tariffe agevolate. Per alcune fasce sociali, quali disabili, anziani, ecc., si chiede la sperimentazione dei voucher, come da tempio in discussione in Commissione taxi.

Bergamini si trova d’accordo sulla stipulazione di convenzioni con i taxi per anziani e disabili che hanno maggiore difficoltà ad usare gli autobus nonostante i servizi stiano un po’ migliorando.

Rapporti cittadino e burocrazia

Esistono spazi per ridurre appesantimenti burocratici a carico dei cittadini, incentivando l’utilizzo dell’uso della rete.

Ghirarduzzi ritiene che non sempre l’informatizzazione sia efficiente, “si pensi alle persone anziane che non hanno neanche una mail e che quindi non vengono ascoltati perché non possono inviare domande e richieste al Comune. Il sito del Comune, inoltre, non è chiaro. Manca addirittura l’indirizzo email per l’Ufficio Relazione con il Pubblico”.

Bonetti ritiene che si debba “aprire un portale online e una mappatura con personale comunale che interagisca direttamente con i cittadini. Serve inoltre una semplificazione della burocrazia e maggiore chiarezza su come i cittadini si devono comportare. Anche per il blocco del traffico, per esempio, manca la sufficiente informativa se uno non ha accesso a internet”.

Cavandoli ritiene necessaria un alleggerimento della burocrazia in generale e in particolare per i permessi auto.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here