Aemilia – Le confessioni del pentito Giglio inguaiano Bernini?

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Ha parlata dal luogo della sua residenza dorata da collaboratore di giustizia, Giuseppe Giglio. Gli è stato chiesto di parlare di Giovanni Paolo Bernini, e Giglio, condannato a 12anni e mezzo, ha raccontato di rapporti poco chiari con l’imprenditore edile Francesco Falbo, accusato del riciclo all’interno della cosca.

Secondo Giglio, nel corso di un appuntamento tra lui e Falbo, l’imprenditore gli avrebbe confesato di poter risolvere eventuali intoppi burocratici facendo leva sulla propria posizione nella macchina amministrativa.

Il primo aiuto da Bernini, in una sanatoria per una mansarda, passata da accessoria ad abitabile in cambio di denaro. Una sorta di atto dovuto, dopo che lo stesso Bernini aveva contattato Falbo tempo prima per un aiuto alle elezioni.

L’imprenditore gli avrebbe garantito 200-300 voti, accusa derubricata dal gup da scambio politico – mafioso a corruzione elettorale, ma contro il provvedimento di derubricazione la Procura ha fatto appello. E le parole di Giglio, se verificate, sarebbero pesantissimi macigni.

Venerdì 26 maggio, verrà ascoltato il  maresciallo Emidio D’Agostino del Nucleo Investigativo di Modena, uno degli uomini che hanno lavorato all’inchiesta Aemilia: dovrà esprimersi sulla credibilità di Giglio.

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