Teleriscaldamento a Iren, Alfieri: “Come si sarà chiuso l’incontro fra Cantone e Pizzarotti?”

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È stato annunciato pubblicamente dal sindaco Pizzarotti che sarebbe andato da Raffaele Cantone presidente di Anac (Autorità nazionale anticorruzione) per risolvere l’annosa (e lunga) questione legata all’inceneritore, sul teleriscaldamento e più precisamente per scrivere una parola fine sulla proprietà della rete cioè dei tubi che dalle centrali collegate al termovalorizzatore portano calore nelle case di 40mila parmigiani.

Sono passati cinque giorni da quell’incontro, fissato il 18 maggio e i cittadini di Parma ancora non sanno quale sia stato l’esito dell’incontro. E questo ci fa pensare – esordisce il candidato sindaco Luigi Alfieri”.

Le posizioni di Anac e Comune di Parma sono diametralmente opposte. Come sarà andata a finire? –  Prosegue il candidato della lista civica Alfieri per Parma – Perché da questa decisione dipenderanno tante cose. Per esempio se avesse ragione Anac si dovrebbe fare un appalto per affidare il servizio e i cittadini sarebbero tutelati. Ma se prevalesse la posizione di Pizzarotti si andrebbe verso un sicuro monopolio Iren.

Perché come è noto Pizzarotti sostiene che non si tratti di opera pubblica ma privata seppur di interesse pubblico e che quindi la proprietà sia di Iren in sostanza “un’opera privata di interesse pubblico la cui realizzazione è subordinata alla richiesta di un permesso di costruire.

L’anticorruzione ha invece specificato, già in passato che le reti di teleriscaldamento sono annoverate tra le opere di urbanizzazione primaria, quindi un’opera pubblica di proprietà del Comune di Parma.

A noi sembra che anche in questo caso, come in diversi altri, non si stiano informando i cittadini parmigiani. Se io sarò eletto sindaco sarà mia cura fare conoscere a tutti quel che accade all’interno dell’amministrazione – conclude il candidato”. 

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