Diffamazione contro Marco Ferretti: indagato Ettore Manno

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Ettore Manno, consigliere comunale candidato sindaco del Pci,  risulta iscritto al registro degli indagati dalla Procura di Parma per diffamazione nei confronti dell’assessore al Bilancio Marco Ferretti.

Manno, in un’intervista a Parma Repubblica, aveva contestato l’incarico conferito dal sindaco Federico Pizzarotti a Ferretti, docente all’università di Parma: la nomina era seguita a una relazione della Corte dei Conti che riferiva di un pagamento illecito compiuto dal Comune di Parma per una consulenza al dipartimento di Economia, lo stesso in cui era in carica Ferretti.

L’assessore, aveva chiesto una smentita, che non è arrivata. La querela, sì.

1 commento

  1. Daniele Ghirarduzzi (M5s)
    Apprendiamo dalla stampa che il consigliere comunale uscente e candidato sindaco del Pci Ettore Manno è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Parma per il reato di diffamazione nei confronti dell’assessore al Bilancio Marco Ferretti.

    La vicenda riguarda alcune dichiarazioni che Manno aveva rilasciato in un’intervista a proposito dell’incarico conferito dal sindaco Pizzarotti a Ferretti, nonostante una relazione della Corte dei Conti in cui si faceva riferimento a un pagamento illecito compiuto dal Comune per una consulenza al dipartimento di Economia in cui lo stesso Ferretti era ricercatore. Ettore Manno aveva allora parlato di “evidente conflito di interesse tra la delega in Giunta e l’incarico in ateneo”. L’assessore aveva all’epoca minacciato querele ed evidentemente dalle minacce si è passato ai fatti.

    Non sappiamo se la giustizia deciderà che ci siano gli estremi per il reato di diffamazione. Ma, come M5S di Parma, non possiamo che rilevare come a livello politico quella nomina risultasse già allora e ancor oggi inopportuna, proprio per gli incarichi dell’assessore Ferretti. Esprimiamo perciò la nostra solidarietà al consigliere Manno, che non ci risulta abbia diffamato né la persona Ferretti né i suoi atti ma si sia limitato ad esprimere una considerazione di tipo etico e politico. E alle considerazioni di tipo etico e politico, a nostro avviso, si risponde argomentando la propria versione dei fatti e non querelando.

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